«Morto Marchionne», ma è una bufala: Fca chiama e il sito rimuove la notizia
23/07/2018 di Redazione
Le condizioni di Sergio Marchionne sono state definite irreversibili. L’ormai ex amministratore delegato di Fca e Ferrari è ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale universitario di Zurigo. Le sue condizioni, al momento, sono stabili, ma restano comunque gravissime. Eppure, nel corso della giornata di ieri, si sono susseguite le voci su una sua presunta morte.
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Bufala morte Marchionne, la falsa notizia su alcuni siti
Qualche testata online, in maniera sin troppo affrettata, aveva già dato la notizia con tanto di titolo «È morto Sergio Marchionne». Tuttavia, come riportato dal Corriere della Sera, è stata la stessa Fca a telefonare immediatamente in redazione per chiedere di rimuovere l’articolo. Il titolo resta indicizzato su Google (basta digitare le parole «Marchionne morto»), tuttavia il pezzo è stato eliminato.
Bufala morte Marchionne, le reali condizioni di salute
Del resto, le condizioni di salute del manager sono circondate dal più assoluto riserbo. La moglie Manuela Battezzato, sempre secondo quanto riportano i media che hanno circondato la clinica svizzera dove l’ex numero uno di Fca e Ferrari è ricoverato, è al suo fianco e lo è stata per tutta la giornata di ieri. Con lei, per brevi visite, si sono recati in ospedale anche i due figli del manager, Alessio Giacomo e Jonathan Tyler. Tuttavia, non è prevista la diffusione di alcun bollettino medico, né sono stati fatti comunicati ufficiali in merito allo stato di salute di Sergio Marchionne.
I toni, però, sono quelli da momento irreversibile. La lettera di John Elkann sa di addio, così come le parole di tutti coloro che hanno voluto esprimere la loro vicinanza e la loro solidarietà alla famiglia. La stessa parola «irreversibile», tuttavia, non trova una conferma ufficiale: dai vertici di Fca – sempre secondo quanto riporta il Corriere della Sera – fanno sapere che questa notizia «è plausibile». Ma la certezza, al 100%, non c’è. La gestione del momento delicato è essa stessa delicata. Non c’è bisogno di fare sciacallaggio con fake news per qualche pugno di clic in più.
FOTO: ANSA/ FABIO PEREGO