Dalla coincidenza con il Def, all’occhio di Sauron: la rete si scatena per la foto del buco nero

Al tempo del web, anche la presenza di una fotografia storica – come quella del buco nero immortalato dall’Event Horizon Telescope – può essere oggetto di ironia. E sono in tanti che sui social network vogliono dire la loro su un’immagine destinata a confermare la teoria della relatività di Albert Einstein e che affascina l’uomo per il fatto di immortalare il confine esatto di quello che, banalizzando, potremmo definire collasso spazio-temporale.

Buco nero, l’ironia della rete

Così, in Italia e nel mondo, gli utenti dei social network si stanno lasciando andare a paragoni di ogni sorta per definire quella che viene considerata l’immagine più significativa per studiare l’universo dopo quella dell’eclissi solare scattata ben 100 anni fa. Nel nostro Paese, ha fatto sorridere la coincidenza dell’uscita di questa fotografia, presentata ufficialmente nel corso di una conferenza stampa per l’illustrazione di un progetto attorno al quale hanno collaborato più di duecento scienziati, e l’approvazione del Def, ovvero il documento di economia e finanza che dovrà indirizzare la nostra politica economica per il 2019 e per i prossimi anni a venire.

Il paragone tra il buco nero e l’occhio di Sauron

Ma il paragone che più ha suggestionato le menti degli utenti dei social network, a livello mondiale, è quello con l’occhio di Sauron del Signore degli Anelli.

Cos’è un buco nero secondo Paco Lanciano

Gli accostamenti cromatici, infatti, ricordano da vicino il fulcro centrale della saga di Tolkien. Ma, ovviamente, si tratta solo di suggestione. Meglio condividere, allora, la spiegazione immortale di SuperQuark, quella fatta nella trasmissione di Piero Angela dallo scienziato Paco Lanciano:

«I buchi neri – ricordava Paco Lanciano – sono delle stelle che alla fine della loro vita implodono su se stesse e diventano piccole e densissime. Talmente dense da deformare il nostro spazio tempo. La materia circola intorno a questo buco nero: noi l’abbiamo rappresentato con delle palline che ruotano intorno al buco nero, che spiraleggiano e sprigionano energia fino a raggiungere la linea dell’orizzonte degli eventi. Da questo momento in poi, non potremo più avere notizia di quanto sta accadendo a quella materia che si avvicina al buco nero»

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