Bruno Vespa vorrebbe che i due complici dell’omicidio del carabiniere fossero puniti come negli Stati Uniti

In tanti hanno commentato la vicenda del carabiniere ucciso. C’è chi lo ha fatto nella prima ora, quando si era diffusa la notizia che l’assassino fosse un nordafricano, c’è chi lo ha fatto successivamente, quando si era capito che i responsabili della morte di Mario Rega Cerciello erano i due americani Christian Gabriel Natale Hjorth ed Elder Finnegan Lee. Bruno Vespa fa parte della schiera di questi ultimi.

Bruno Vespa vuole che i due siano puniti come negli Stati Uniti

Il giornalista e conduttore di Raiuno, infatti, ha affermato che entrambi i ragazzi dovrebbero essere puniti esattamente come si fa negli Stati Uniti: «Ah, se gli studenti americani assassini del carabiniere fossero puniti come lo sarebbero negli Stati Uniti…» – ha scritto Bruno Vespa su Twitter, in un commento che ha avuto molte interazioni e risposte.

Ma come verrebbero puniti i due giovani negli Stati Uniti? Bruno Vespa sembra fare un riferimento implicito alla pena di morte. Negli Stati all’interno dei quali questa forma di punizione estrema è ancora in vigore, infatti, l’uccisione di un agente di forza pubblica comporta questo tipo di pena. Si tratta di uno dei reati, accanto all’alto tradimento, all’omicidio plurimo, all’omicidio aggravato, allo spionaggio o favoreggiamento nella circolazione di informazioni che danneggiano il sistema di sicurezza nazionale, all’omicidio in luoghi di pubblico interesse e al terrorismo, che prevede la pena di morte negli Stati all’interno dei quali è in vigore.

I dubbi sul tweet di Bruno Vespa

Anche in quelli dove la pena di morte è stato abolito, in ogni caso, l’uccisione di un rappresentante delle forze dell’ordine rappresenta un crimine gravissimo, punito con pene esemplari. Bruno Vespa si inserisce così all’interno di un dibattito attualmente prematuro circa la punizione dei due responsabili dell’omicidio del carabiniere. Questi ultimi, infatti, dovranno essere processati e in seguito all’iter della giustizia avranno la pena che l’ordinamento prevede. Un ordinamento che è valido in ogni caso e non si capisce perché – in questo specifico – dovrebbe risentire delle influenze straniere.

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