Flavio Briatore pronto a entrare nel governo Salvini

12/08/2019 di Enzo Boldi

Da anni si parla di un suo approdo in politica e forse adesso i tempi sono maturi. Flavio Briatore, infatti, è pronto a dire sì a un’eventuale chiamata di Matteo Salvini per un nuovo governo a trazione leghista. L’imprenditore piemontese ha confessato a Il Foglio di apprezzare molto quanto fatto dal leader della Lega e di apprezzare i suoi piani per far ripartire l’Italia. Sarebbe pronto a mettere a disposizione del Carroccio il suo ‘Movimento del Fare’ e, magari, accettare anche un incarico istituzionale. Con occhi ben puntati sul settore Turismo.

Parlando dell’esperienza di governo gialloverde, arrivata sulla via del tramonto, Flavio Briatore paragona l’Esecutivo a un’azienda e ne parla come fosse una Spa: «Mi pare che quella costituita da Matteo (Salvini, ndr) con il Movimento 5 Stelle, sancita anche da un contratto, abbia esaurito la propria funzione: non vanno d’accordo su nulla – ha detto il 69enne imprenditore piemontese a Il Foglio -. Gli italiani hanno sentito fin troppe chiacchiere. Matteo farebbe bene a lasciarli e andare per la sua strada: la gente manifesta affetto nelle piazze perché si aspetta gesti concreti per dare una scossa all’Italia con una squadra composta da gente capace e preparata».

Briatore pronto a dire sì alla chiamata di Salvini

E lo stesso Briatore si inserisce in queste due categorie di capaci e preparati, aprendo alla possibilità di aderire a un piano di governo Salvini: «Potrei dire di sì a una sua chiamata, ma devono garantirmi che sarò messo nelle condizioni di fare le cose». E sul leader della Lega non lesina complimenti. Lo definisce un grande comunicatore e «uno dei più preparati».

Il piano d’azione del futuro governo

L’idea di Briatore è quello di far ripartire tutti i cantieri fermi o dormienti: dalla Tav al Ponte sullo Stretto (rilanciato proprio ieri da Salvini a Messina), fino a tutte le altre opere sospese in giro per l’Italia. Poi cancellerebbe il Reddito di Cittadinanza, darebbe fiducia ai capitali esteri, ridurrebbe le tasse e punterebbe moltissimo sul turismo, puntando tutto sul Sud che per l’imprenditore piemontese può diventare «la Florida dell’Europa Meridionale».

(foto di copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

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