Brexit, bocciata la mozione di Boris Johnson per le elezioni anticipate

Un lunedì impegnativo quello del 28 ottobre per Boris Johnson. Donald Tusk ha infatti annunciato il rinvio flessibile di Brexit al 31 gennaio 2020, un rinvio che il primo ministro aveva tentato di evitare in ogni modo, e in serata la Camera dei Comuni ha bocciato la mozione per indire elezioni generali anticipate il 12 dicembre.

Brexit, bocciata la mozione di Boris Johnson per le elezioni anticipate

LEGGI ANCHE> Tusk annuncia l’accordo sul rinvio flessibile della Brexit al 31 gennaio 2020

Boris Johnson parlando con la Bbc alla vigilia del voto dell’accordo su Brexit aveva dichiarato di essere disponibile a concedere più tempo al Parlamento, che infatti ha bocciato il calendario velocizzato, a patto che in cambio venissero indette elezioni anticipate, per l’esattezza per il 12 dicembre.  Una sorta di “ultimatum” esplicitato anche in una lettera indirizzata a Jeremy Corbyn. Le sue però resteranno solo dichiarazioni inascoltate fatte durante una intervista. In serata di lunedì 28 ottobre infatti la Camera dei Comuni ha bocciato la mozione: solo 299 i voti favorevoli, vincenti contro i 70 contrari ma ben sotto la soglia necessaria dei due terzi (434 voti). A far saltare il quorum necessario sono stati i voti dell’opposizione laburista.

Boris Johnson ha quindi replicato alla bocciatura annunciando di voler intervenire sulla legge che regola le modalità per indire elezioni generali anticipate, trasformando il quorum in una maggioranza semplice sostenendo quindi la mozione avanzata da LibDem e Snp, che intendono andare al voto il 9 dicembre.

(Credits immagine di copertina:  © Xinhua via ZUMA Wire)

Share this article
TAGS