Ponte Morandi, il dimissionario Brencich: «Stava diventando una questione politica»

24/08/2018 di Enzo Boldi

Mentre si continua a monitorare la situazione di quel che resta del Ponte Morandi di Genova e vengono fuori allerte e avvisi mai prese in considerazione sullo stato di salute della struttura prima del crollo dello scorso 14 agosto, la Commissione ispettiva nominata dal Ministero dell infrastrutture perde i primi pezzi. L’ingegner Antonio Brencich si è dimesso, mentre l’architetto Roberto Ferrazza – nominato presidente, a questo punto ex, della stessa Commissione su volontà del Ministro Danilo Toninelli – è stato sollevato dall’incarico.

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All’indomani della decisione del Mit, comunicata attraverso una nota uscita nella serata di ieri, ha parlato Antonio Brencich che ha spiegato i motivi delle sue dimissioni da membro della Commissione ispettiva sul crollo del Ponte Morandi. «Ho lasciato – spiega il docente di Ingegneria Civile dell’Università di Genova – perché su questa vicenda si è alzata una questione politica, con la quale non ho nulla a che fare. Quindi, per ragioni di serietà, mi sono dimesso».

Brencich Ferrazza, la questione era diventata politica

Nei giorni scorsi, il suo nome e quello del Presidente della Commissione ispettiva nominata da Toninelli, Roberto Ferrazza, erano finiti al centro delle polemiche dopo la pubblicazione di un documento – firmato da entrambi – che risaliva allo scorso febbraio. In quella relazione di parlava di alcune problematiche legate alla stabilità del ponte, ma che il tutto non inficiava sulla salute dello stesso. Insomma, il viadotto Morandi era un malato sì, ma non terminale.

Brencich Ferrazza, la Commissione ispettiva sul crollo del Ponte perde pezzi

Come detto, il Ministro Toninelli ha fatto retromarcia anche su Roberto Ferrazza, prima nominato Presidente della Commissione ispettiva del Mit, poi sollevato dal ruolo dopo le polemiche. «Avviata la procedura per la revoca dall’incarico di presidente della Commissione per l’architetto Roberto Ferrazza – si legge nella nota del Mit -, secondo ragioni di opportunità in relazione a tutte le istituzioni coinvolte in questa vicenda». Ma questa mattina lo stesso e Ferrazza ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale: «Anch’io vorrei cercare di capire. Ma prima di parlare dovrei ricevere una comunicazione del Ministero, cosa che ancora non c’è stata».

 

(foto di copertina: ANSA/LUCA ZENNARO)

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