Israele sì, Palestina no: la storia della Coca Cola che fa personalizzare la bottiglia solo con alcune parole

Abbiamo provato a capirci qualcosa sulla questione della bottiglia Coca Cola personalizzata che permette di scrivere parole come "Nazi" o "Israel" ma poi censura "Palestine" e "BLM"

25/06/2021 di Ilaria Roncone

Siamo sul sito ufficiale di Coca Cola ed è possibile personalizzare una bottiglia con lo sfondo preferito – tra cui anche il rainbow per il mese del Pride – e una scritta. Già dall’inizio della settimana hanno cominciato ad accumularsi sul web una serie di tweet che segnalano come, per esempio, “Israel” sia accettato dalla barra che permette di inserire la scritta e “Palestine” non lo sia. Da quel momento si è iniziato a provare con una serie di parole per vedere quali fossero accettate e quali no e il risultato – che, provando ora, può essere cambiato per via di aggiornamenti proprio in seguito a queste segnalazioni – è stato, per esempio, che alcuni tra i nomi più celebri della cultura araba (Mohammed e Osama) non possono essere stampati sulla bottiglia Coca Cola personalizzata.

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Bottiglia Coca Cola personalizzata, cosa è successo

Sono tante le persone che, a partire da una serie di tweet, sono andare sul sito e hanno provato a vedere che cosa succede inserendo determinate parole dal momento della prima segnalazione. Dailydot.com ha fatto una verifica martedì pomeriggio e, effettivamente, “Blue Lives Matter” – movimento social statunitense nato nel 2014 a favore dei corpi di polizia – avrebbe potuti essere stampato mentre “Black Lives Matter” no.

La testata ha contattato un portavoce di Coca Cola, il quale ha affermato che l’azienda continua a «perfezionare e migliorare il nostro strumento di personalizzazione Share A Coke per assicurarci che venga utilizzato solo per lo scopo previsto, per consentire ai fan di Coca-Cola di festeggiare tra loro e stabilire connessioni». Secondo quanto riportato, vengono aggiunti «termini e frasi se riteniamo che siano coerenti con quell’intento».

Abbiamo provato anche noi a personalizzare una bottiglia

Come si vede da questo tweet del 22 giugno – e come abbiamo verificato anche noi oggi sul sito – frasi più complesse che sono motti planetari a favore delle minoranze vengono, invece, registrate dal sistema. Parole come “Gay”, “Lesbian” e “Trans” anche. Se le parole “Nazi” e “Nazis” ora non vengono più accettate, la parola “Nazist” è possibile inserirla, così come “Nazis rule”.

Alcune parole sono state bloccate dopo le segnalazioni ma, se abbinate ad altre, possono essere inserite. Non è chiaro se, una volta fatto l’ordine, le bottiglie vengano controllate da qualcosa di più rispetto al sistema informatico che sembrerebbe regolare l’inserimento delle parole e che vieta – ancora attualmente – l’inserimento di “Palestine” ma che permette invece la dicitura “Save Palestine”.

(Immagine copertina via Twitter)

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