Boschi propone di approfittare delle vie vuote per “rifare le strade”, mentre gli operai di tutta Italia scioperano

Non si può certo dire che Maria Elena Boschi non sia piena di suggerimenti in quest’ultimo periodo. Dopo la proposta di questa mattina di creare posti letto utilizzando navi da crociera di lusso invece che creare ospedali da campo (che però era già stata fatta), la presidentessa dei deputati di Italia Viva è passata alle strade. Quelle di Roma in primis. Mentre in queste ore gli operai insorgono da Nord a Sud della penisola perché Conte ha decretato che le fabbriche possono rimanere aperte con le dovute accortezze, la proposta della Boschi sembra quantomeno fuori tempo se non addirittura inopportuna.

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Il tweet della Boschi in suggerisce di rifare le strade in questo periodo

Sembra quasi uno scherzo, ma non lo è. L’esponente di Italia Viva ha deciso di fornire una serie di idee a sostegno dell’emergenza coronavirus, l’ultima delle quali arriva nel momento più sbagliato. I principali sindacati del paese hanno annunciato uno sciopero generale delle fabbriche con un comunicato congiunto fino a domenica 22 marzo per avere l’assoluta certezza che chi deve lavorare sia messo in sicurezza. Nel mentre Maria Elena Boschi para di «approfittarne per rifare le strade visto che siamo tutti a casa» e propone di «cominciare dal tappare le buche di Roma». Come? Dando nel decreto «poteri di pronto intervento sulle strade» ai sindaci. E conclude: «Cittadini contenti, aziende al lavoro, strade sicure».

Perché i cittadini potrebbero non essere così contenti

Sicuramente risultano ironiche le ultime parole della Boschi, che parla di «cittadini contenti». Considerato che moltissime fabbriche sono sotto accusa in queste ore per non essere in grado di garantire la messa in sicurezza dei propri dipendenti dal contagio coronavirus, così come lo è il governo, parlare di cittadini contenti è un grande azzardo. Sono cittadini anche tutti quegli operai che hanno incrociato le braccia perché timorosi per la loro salute e costretti a proseguire con la produzione senza avere delle garanzie. Cittadini che ce l’hanno con chi non garantisce per la loro salute. Le buche di Roma dovranno probabilmente aspettare, quindi.

(Immagine copertina: profilo Facebook Boschi+tweet)

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