«Obbligati a fare come i vu’ cumprà», Borghezio contro la confisca dei 49 milioni di euro alla Lega

09/09/2018 di Redazione

L’europarlamentare della Lega Mario Borghezio in un’intervista al Corriere della Sera si è scagliato contro la decisione del tribunale di Genova di confermare la confisca dei 49 milioni di euro dalle casse della Lega, che apparentemente nessuno sa dove siano finiti.

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Borghezio contro sentenza tribunale di Genova

Dobbiamo mettere un banchetto per strada come quelli della Caritas?” – si chiede un dubbioso Borghezio, parte dell’ala più movimentista della Lega – lunedì all’apertura dei lavori porterò il caso al Parlamento europeo. Non capisco come possa agire un partito politico che ha un ruolo importante negli equilibri europei. Ci obbligano a pietire l’elemosina, neanche fossimo noi i vu’ cumprà, è una cosa abnorme“.

Su Salvini, poi, l’europarlamentare ha apprezzato la linea di condotta del suo leader: “Ha fatto molto bene a precisare che la sua polemica resta nell’alveo del rispetto del ruolo della magistratura. Ma una applicazione così spietata delle norme impedisce l’attività politica di un partito. Mi auguro che la massima autorità dello Stato se ne renda conto e impedisca una simile violazione dei diritti fondamentali della politica“.

Borghezio difende Umberto Bossi su 49 milioni di euro

I leghisti continuano a precisare che la sentenza sia di natura politica e non di merito. Il problema è che nessuno sa dove siano finiti questi 49 milioni di euro. Borghezio non ne vuole sapere nulla, fermo restando che Umberto Bossi in questa vicenda non c’entri completamente: “Io su questo nulla so e non dico niente, non dico niente, non dico niente. Bossi è la persona più onesta che ho conosciuto in vita mia, dopo mio padre. E l’ho detto quando tutti gli davano addosso. Su questa storia dei 49 milioni di euro lui c’entra fino a un certo punto e io preferisco tenermi a chilometrica distanza“.

(Foto credits: Ansa)

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