Il mai nato partito nazionalsocialista italiano diceva che c’era bisogno di gente come Borghezio
06/12/2019 di Enzo Boldi
La scorsa settimana l’iscrizione nel registro degli indagati, poi le interviste che hanno offerto un quadro ancor più degradante di tutta la questione. Infine, ecco le intercettazioni al vaglio degli inquirenti. Si tratta del caso delle 19 persone indagate (in tutta Italia) che avevano in mente – con tanto di arsenale e vessilli più disparati – di costituire il partito nazionalsocialista italiano dei lavoratori. Tra i vari discorsi, tra chat e telefonate, è emerso – come riporta La Repubblica – anche l’amore (platonico) di questi simpatizzanti dell’estrema destra per Mario Borghezio.
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«Serve gente come Borghezio e Bannon», avrebbe detto una delle attiviste parlando con quella ormai conosciuta come Miss Hitler (e il nome dice tutto). I temi affrontati dall’ex europarlamentare della Lega erano, dunque, molto cari anche alle persone indagate che voleva costituire questo partito nazionalsocialista tutto italiano. Si tratta, ovviamente, di argomenti riguardanti l’immigrazione e il sovranismo. E, oltre a Borghezio, ecco comparire anche il nome dell’ex stratega di Donald Trump.
Il nome di Borghezio nelle chat degli estremisti di destra
L’obiettivo di questo movimento – che aveva con se arsenali da guerra, documenti, vessilli, libri e bandiere di ispirazione nazi-fascista – era quello, secondo gli inquirenti, di allargare la propria fonda, cercando di tirare in ballo e al loro interno altre personalità per crescere. Appare evidente come personaggi alla Borghezio e alla Bannon (con altissima probabilità) non avrebbero mai aderito a un qualcosa di così folle e violento.
I preparativi per l’attentato a Roma
Nelle varie intercettazioni e chat nelle mani degli inquirenti, appare un filo comune di odio antisemita. Si parla anche di Roberto Saviano: «Ha la protezione degli ebrei». E non solo. Emerge anche un piano per un presunto attentato con un raid in Prefettura, in Comune o nella sede romana di Equitalia: «Così le facciamo saltare in aria, e non facciamo danni a nessuno».
(foto di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI)