Il disappunto di Bonafede: «Gli emendamenti della Lega sembrano suggeriti da Berlusconi»

05/11/2018 di Redazione

Talvolta assomiglia ad un vero e proprio braccio di ferro il confronto tra Movimento 5 Stelle e Lega sui provvedimenti che la maggioranza e il governo si trovano ad affrontare. Uno dei nodi da superare in queste settimane è il ddl anticorruzione caro ai pentastellati attraverso il quale dovrebbe arrivare anche un riforma della prescrizione. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera (di Dino Martirano) il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede fa sapere oggi che l’esecutivo non arretrerà di un millimetro sulla prescrizione e nega l’esistenza di ostacoli insormontabili.

«Non c’è alcun veto incrociato all’interno della maggioranza – afferma il Guardasigilli –. Le due forze di governo, ognuna con la sua storia, fin qui hanno saputo fare sintesi. Noi lo abbiamo dimostrato con due provvedimenti spinti in particolare dalla Lega: la legittima difesa e il rito abbreviato interdetto per i reati più gravi. E per andare avanti su questi temi non ho certo atteso gli sviluppi del ddl anticorruzione cui teniamo molto».

Ddl anticorruzione, Bonafede e gli emendamenti della Lega «come quelli di FI»

Nella stessa intervista Bonafede dice anche di non comprendere il motivo della presentazione di emendamenti (da parte della Lega) che, se approvati, porterebbero alla cancellazione di 8 articoli su 11 del disegno di legge. «Sinceramente – dichiara il ministro – non comprendo le ragioni di questa valanga di emendamenti presentati dalla Lega. Anche perché il testo è stato ampiamente concordato in Consiglio dei ministro. Devo dire che non ci volevo credere: perché, coprendo, le firme dei deputati leghisti, quegli emendamenti sembravano suggeriti da Berlusconi. E infatti, a ben vedere, in quel fascicolo ci sono alcuni emendamenti di Forza Italia che sono la fotocopia di quelli della Lega».

(Foto di copertina da archivio Ansa: il vicepremier Matteo Salvini con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede nell’aula del Senato della Repubblica durante il Question Time, il 25 ottobre 2018. Credit immagine: ANSA / ANGELO CARCONI)

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