Secondo Bolsonaro gli incendi in Amazzonia «non sono al di sopra della media degli ultimi 15 anni»

Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, in un breve discorso trasmesso a reti unificate, ha affermato di essere convinto che gli incendi forestali in Amazzonia «non siano al di sopra della media degli ultimi 15 anni».

Parole forti se pensiamo alle immagini e ai video che abbiamo visto in questi ultimi giorni: centinaia di ettari che bruciano, metropoli brasiliane invase dal fumo causato dagli incendi, disperati appelli degli indigeni costretti a scappare dalle loro case. Non solo: le dichiarazioni di Bolsonaro smentiscono di fatto i dati dei satelliti dell’Inpe, Istituto nazionale per la ricerca spaziale, che hanno provato che il 2019 sta battendo ogni record per la quantità di incendi nella foresta pluviale amazzonica. Il direttore Ricardo Galvao è stato silurato da Bolsonaro proprio per averli pubblicati. Rispetto al 2018, quando si sono registrati circa 40mila incendi, c’è stato un aumento dell’83% dei roghi: fino ad oggi, infatti, nel 2019 si contano già 73mila incendi.

Bolsonaro: «Gli incendi in Amazzonia non giustificano le sanzioni»

Nel suo discorso, Bolsonaro ha detto che gli incendi in Amazzonia «non possono servire come pretesto per imporre sanzioni internazionali» contro il Brasile, alla vigilia del vertice G7 di Biarritz in cui vari paesi, capitanati dalla Francia, hanno detto che intendono prendere misure per garantire la protezione ambientale nel paese sudamericano. «La foresta dell’Amazzonia è una parte essenziale della nostra storia, del nostro territorio e di ciò che ci fa sentire brasiliani. La protezione della foresta è il nostro dovere: ne siamo coscienti e stiamo agendo per combattere la deforestazione illegale, e qualsiasi altra attività criminale che metta a rischio la nostra Amazzonia».

Poco prima del suo discorso in tv, il presidente brasiliano ha firmato un decreto che autorizza l’uso delle forze armate per combattere gli incendi in Amazzonia. Secondo il presidente, «diffondere dati e messaggi senza fondamento dentro e fuori del Brasile non aiuta a risolvere il problema, e serve solo come strumento politico di disinformazione». In conclusione del suo intervento, Bolsonaro ha detto che «gli incendi forestali esistono in tutto il mondo e questo non può servire come pretesto per possibili sanzioni internazionali, perché il Brasile continuerà ad essere, come è stato finora, un paese amico di tutti e responsabile nella protezione della sua foresta amazzonica».

Trump: «Pronti ad aiutare il Brasile»

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha offerto assistenza al presidente brasiliano Jair Bolsonaro per affrontare gli incendi che stanno distruggendo parte della foresta amazzonica. «Ho appena parlato con il presidente Jair Bolsonaro. Le nostre prospettive commerciali sono entusiasmanti e il nostro legame è forte, forse più di sempre. Gli ho detto che se gli Stati Uniti possono aiutare il Brasile con gli incendi dell’Amazzonia, siamo pronti ad assisterli!», ha scritto il presidente americano su Twitter.

 

[CREDIT PHOTO: DIDA SAMPAIO/ESTADAO CONTEUDO]

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