Brasile, Bolsonaro accoltellato: non potrà fare campagna elettorale. Ma la destra ha già vinto
07/09/2018 di Redazione
Eccolo qui, l’atto estremo (e vigliacco) che ha consegnato definitivamente il Brasile in mano alla destra. Un sostenitore di Lula, l’ex presidente del Paese che è stato condannato a 12 anni per corruzione nell’ambito dello scandalo Petrobras, ha accoltellato Jair Bolsonaro, nel corso di un intervento in campagna elettorale a Juiz de Fora, nello stato di Minas Gerais. Bolsonero è il candidato del Partito social-liberale, formazione di destra estrema che, già prima dell’attacco, era data in testa ai sondaggi.
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L’attentato a Bolsonaro e la rinuncia alla campagna elettorale
Ora, Bolsonaro dovrà rinunciare completamente alla campagna elettorale per le presidenziali brasiliane che si svolgeranno il prossimo 7 ottobre. Le sue condizioni sono critiche, ma stabili. Arrivato all’ospedale di Santa Casa con una grave emorragia interna, Bolsonaro è stato operato. L’arma da taglio ha interessato una vena addominale e l’intestino interno. Saranno necessari almeno dieci giorni prima che possa essere dimesso, poi ci sarà bisogno di un riposo di almeno tre settimane prima di riprendere le normali attività.
La spinta emotiva verso la destra di Bolsonaro
Dunque, niente campagna elettorale. Ma l’estrema destra sembra – a questo punto – già aver vinto le elezioni. Già la forte spinta contraria ai movimenti di sinistra si era registrata all’indomani delle politiche fallimentari di Dilma Rousseff, per cui il parlamento brasiliano aveva decretato l’impeachment, che – insieme al caso Lula – ha dato un duro colpo al cartello elettorale. Pertanto, i sondaggi avevano registrato una forte impennata nei confronti della destra di Bolsonaro che, ora, in seguito all’attentato subito, avrà dalla sua parte anche la spinta emotiva dell’elettorato. Che, pertanto, sarà ancor più propenso a votare per il suo movimento politico.
L’autore dell’attacco a Bolsonero è stato identificato come come Adelio Bispo de Oliveira, un 40enne di Minas Gerais che si è dichiarato colpevole. Quest’ultimo, oltre a pubblicare sui social network messaggi di incoraggiamento per Lula e di sdegno nei confronti di Bolsonaro, era stato in passato militante di alcune formazioni di estrema sinistra.
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