Il bollettino del 21 giugno su Zanardi: «Non si possono escludere eventi avversi»

A metà mattinata del 21 giugno, è arrivato l’ultimo bollettino medico sulle condizioni di Alex Zanardi, operato il 19 giugno in seguito a un traumatico incidente stradale, mentre era impegnato nella prova amatoriale Obiettivo 3, una staffetta non competitiva che non era da considerarsi un evento agonistico, ma al pari di un’uscita privata in bicicletta insieme a un gruppo di amici. Il bollettino Zanardi resta decisamente in linea con quanto già rilevato nelle scorse ore. Il primario Giuseppe Oliveri non si sta sbilanciando tutto lascia intendere che la situazione potrà avere ogni possibile risvolto, senza escludere alcuna ipotesi.

Oggi, a parlare con i giornalisti, è stato Sabino Scolletta, direttore dell’emergenza urgenza dell’ospedale di Siena l’ospedale S.Maria Le Scotte. Quest’ultimo ha detto che il fatto che le condizioni siano stabili lascia aperta qualsiasi ipotesi, compreso un possibile miglioramento. Ma si allungano i tempi per la sedazione, superiori alle 48-72 ore inizialmente previste.

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Bollettino Zanardi del 21 giugno: «Condizioni stabili, ma quadro neurologico grave»

Anche questa notte è passata con un quadro tutto sommato stabile, con il rafforzamento della convinzione che le altre funzioni vitali non sono compromesse. Resta complesso, invece, il quadro neurologico in base al quale niente può considerarsi escluso.

«In merito alle condizioni cliniche dell’atleta Alex Zanardi, ricoverato al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena dal 19 giugno a seguito di incidente stradale, la Direzione Sanitaria informa che il paziente ha trascorso la notte in condizioni di stabilità cardio-respiratoria e metabolica – recita il bollettino medico dell’ospedale di Siena -.  Le funzioni d’organo sono adeguate. È sempre sedato, intubato e ventilato meccanicamente. Il neuromonitoraggio in corso ha mostrato una certa stabilità ma questo dato va preso con cautela perché resta grave il quadro neurologico. Le condizioni attuali di stabilità generale ancora non consentono di escludere la possibilità di eventi avversi e, pertanto, il paziente resta sempre in prognosi riservata».

Quest’ultima frase, sebbene pronunciata per prudenza, lascia comunque intendere la complessità della situazione. Alex Zanardi sta continuando a lottare tra la vita e la morte. Il campione parolimpico ha trascorso la sua seconda notte in terapia intensiva, sempre in coma farmacologico e attaccato alle macchine.

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