La piattaforma che ospita i file con i bollettini Covid in Italia non ha più “spazio”

Impossibile caricare più di mille file. Il limite massimo è stato raggiunto con l'aggiornamento di venerdì 19 novembre

28/11/2022 di Enzo Boldi

La scorsa settimana è stato superato quello che rimarrà nella storia come un traguardo che ha cambiato lo stile di vita di molte persone: mille giorni di pandemia. Un conteggio – perché si parte proprio da quel 24 febbraio del 2020, quando il sito del Ministero della Salute, di concerto con la Protezione Civile – iniziato in un giorno d’inverno di quasi tre anni fa e che ora ha superato quella soglia psicologica figlia di quel bollettino Covid che ha condizionato (per moltissimi mesi) le giornate degli italiani (ma anche di tutti i cittadini del Mondo). Mille, come la soglia massima dei file che potevano essere caricati sulla piattaforma GitHub, utilizzata proprio per raccogliere quei dati giornalieri (da un mese a questa parte diventati settimanali) per offrire al lettore quella tabella che abbiamo imparato a conoscere.

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Entrando sul sito del Ministero della Salute, nell’apposita sezione dedicata al bollettino Covid, troviamo l’ultimo aggiornamento che – seguendo le direttive delle nuove linee guida decise dal governo Meloni – risale a venerdì 25 novembre. Nulla di strano visto che si è deciso di non aggiornare più i cittadini quotidianamente, offrendo loro solamente un quadro settimanale. Ma il tutto si basa sulla piattaforma GitHub, il servizio di hosting utilizzato dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile come strumento di “input” per ospitare la banca dati aggiornata e che, poi, tramuta tutto ciò in quelle famose tabelle che abbiamo imparato a conoscere fin dal 24 febbraio del 2020. E ora lo spazio è esaurito. Anzi, lo spazio è stato completato il 19 novembre scorso.

Entrando all’interno della piattaforma GitHub sul bollettino Covid, infatti, in alto appare questo messaggio: «Siamo spiacenti, abbiamo dovuto troncare questa directory a 1.000 file. Sette file non compaiono in questa lista».

Bollettino Covid, la piattaforma è piena

Un punto di non ritorno? Lo spazio digitale, dunque, si è esaurito. Il tetto massimo dei mille file (perché anche se l’aggiornamento è settimanale, su GitHub viene caricato un file per ogni singolo giorno della settimana che compare nella tabella del bollettino Covid da un mese a oggi), è stato dunque raggiunto, con l’ultimo file presente nell’archivio che riporta i dati aggregati del 19 novembre scorso. Ovviamente, però, non è la fine del monitoraggio: perché i file sono inseriti con una nomenclatura sequenziale, quindi basta accedere alla sezione “Go to file“.

Bollettino Covid go to file GitHub

Una volta cliccato su quella voce si aprirà una nuova finestra all’interno della quale si può inserire il nome del file .csv (comma-separated values) da cercare (anche se non presente nella lista). Per esempio: se l’ultimo “nome” presente è “dpc-covid19-ita-regioni-20221119.csv“, inserendo nella scritta la dicitura “dpc-covid19-ita-regioni-20221120.csv” saremo rimandati ai dati aggregati del giorno successivo all’ultimo in elenco (in questo caso, quelli del 20 novembre). Dunque, un utente esperto potrà riuscire a calcolare – seguendo il principio della sequenzialità – il nome del file da ricercare per avere il dato quotidiano dei contagi (compresi i tamponi effettuati, i nuovi ricoveri e chi, fortunatamente, è riuscito a uscire dall’incubo Covid), ma per tutti gli altri che hanno meno confidenza con questo sistema non sarà così semplice e saranno costretti a placare la loro curiosità sull’andamento della pandemia Covid-19 in Italia solo attraverso i bollettini settimanali.

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