«Boicottiamo la Nutella», la battaglia nata (e che morirà) su Twitter
27/12/2018 di Enzo Boldi
Ignorare le luna e guardare il dito. Così la rete si sta mobilitando in una battaglia – che, con altissima probabilità, si concluderà in un bagno di crema alla nocciola – contro la Nutella. Ma perché ce l’hanno con la famossisima crema spalmabile amata e mangiata in tutto il mondo? Per colpa di Matteo Salvini e di quel selfie della mattina di Santo Stefano nel quale mostrava agli italiani la sua colazione gioiosa mentre in Sicilia c’erano 600 persone sfollate per il terremoto di Catania e a Pesaro un uomo sotto protezione dello Stato veniva barbaramente ucciso da alcuni sicari ancora ricercati.
Fare di tutta l’erba un fascio non è un atteggiamento che può funzionare, ma è uno sport tipicamente italiano. E così il popolo di Twitter, per danneggiare (in chissà quale modo) Matteo Salvini, si è mobilitato per boicottare la Nutella, diventata il simbolo della politica fatta di social del ministro dell’Interno. Il tutto mosso dalle persone che si legano attraverso l’hashtag #facciamorete, una comunità eterea nata sui social per «combattere» le fake news e il malgoverno.
Iniziamo a boicottare la @Nutella_Italia #faccciamorete pic.twitter.com/yihiRfi0vK
— Andrea #facciamorete (@semprekizzano) 26 dicembre 2018
Stamattina il capitone ha fatto colazione con la Nutella. Propongo di boicottare la Nutella e tutti i prodotti cui il capitone farà pubblicità. Nessuno escluso. #catania #facciamorete
— Gianluigi #ioSonoAntifascista (@giantullo) 26 dicembre 2018
Che brutta pubblicità #Nutella! Altro marchio associato allo #sciacallo da boicottare https://t.co/ojgqus4xcZ
— Vera Lomazzi (@veralomazzi) 26 dicembre 2018
Boicottare la Nutella per colpa di Salvini
Una mobilitazione social che ha ottenuto tantissime adesioni, ma anche tante critiche da parte di chi sottolinea come boicottare la Nutella – o qualsiasi altro prodotto «pubblicizzato» da Matteo Salvini – sia una cosa inutile, dannosa e soprattutto una mossa sintomo della disperazione più totale.
Rido leggendo di gente che vuole boicottare la #nutella
Ma vi pare na cosa seria? Mi ricorda chi voleva boicottare gli sponsor del grande fratello.— Tortilla🍳 (@antxxxxxa) 27 dicembre 2018
Come direbbe Mister @vujaboskov, boicottare #Nutella per protesta contro @matteosalvinimi è come tagliarsi pisello per fare dispetto a moglie.
— Eh già…. (@tolux00152) 27 dicembre 2018
Un sabotaggio che non riuscirà mai
Giornalettismo ha sempre decantato i peccati social del ministro dell’Interno, sottolineando come i suoi profili social siano diventati una sorta di carrello della spesa, cosa inadeguata per il ruolo istituzionale che ricopre e per i regolamenti di Internet che impediscono – o dovrebbero impedire – le pubblicità sulle pagine ufficiali di personaggi pubblici. Però il boicottaggio di marchi e prodotti, solamente perché vengono utilizzati dal Salvini di turno, non è un’arma che può funzionare. È giusto sottolinearne l’inadeguatezza e l’incoerenza spazio-temporale con gli eventi che colpiscono il nostro Paese, ma le aziende che colpa ne hanno? Loro, volenti o nolenti, sono le prime vittime di questi atteggiamenti social e la risposta di un popolo razionale dovrebbe esser quella di proseguire con il proprio stile di vita, senza lasciarsi condizionare da un tweet (o più tweet) di questo o quel personaggio. Matteo Salvini va criticato per tanti motivi e attaccarlo prendendosela con la Nutella è l’ultima cosa da fare. E pensare.
(foto di copertina da profilo Facebook Matteo Salvini)