Informazioni «poco pertinenti o incomplete» di Facebook all’Oversight Board sulla moderazione dei vip Check

Per valutare la moderazione dei contenuti degli utenti nel programma Cross Check il Board sostiene che Facebook non ha fornito dati chiari

21/10/2021 di Ilaria Roncone

Arriva il verdetto dell’Oversight Board di Facebook sul programma Vip Check. Nonostante i comprensibili dubbi sulla possibile natura di un’analisi fatta da un organo creato da Facebook, il Board si è pronunciato contro Facebook rendendo noto che la piattaforma non ha fornito abbastanza elementi per fare una valutazione completa sul controllo dei post dei Vip Check. Il punto di partenza dell’analisi era che il programma Cross Check Facebook avrebbe protetto moltissimi utenti vip, esonerati dal rispetto delle normali regole di moderazione cui sono soggetti gli utenti che non sono all’interno di questo programma.

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Il social «non è stato completamente disponibile su Cross Check Facebook»

Questo il verdetto del comitato indipendente creato da Facebook per giudicare l’operato di Facebook stesso. Il rapporto pubblicato oggi segnala come «in alcune occasioni, Facebook non è riuscito a fornire informazioni pertinenti al consiglio, mentre in altri casi, le informazioni che ha fornito erano incomplete». Se non erano pertinenti erano incomplete, quindi, chiarendo che Facebook non è stato propriamente collaborativo per chiarire se, effettivamente, le persone facenti parte del programma Cross-Check godano di qualche particolare privilegio nella moderazione dei loro contenuti.

Il programma in questione viene utilizzato dalla piattaforma di Zuckerberg per prendere le decisioni relativamente a utenti di alto profilo come celebrità, giornalisti e politici. Secondo quanto attesta il WSJ, nel 2020 le persone incluse in questo programma sono arrivate a quota 5,8 milioni. Gli esperti del Board – tra garanti dei diritti umani e diritti umani – hanno indagato rispetto a quanto affermato dal giornale dopo aver letto dei documenti interni della società, ovvero che il programma «ha protetto figure pubbliche i cui post contengono molestie o incitamento alla violenza, violazioni che in genere porterebbero a sanzioni per gli utenti regolari».

Il programma per utenti Vip è stato rivisto poiché menzionato dal Board per capire se Trump fosse stato o meno sottoposto a processi ordinari di moderazione. Inoltre il Board ha sottolineato – come riporta CNN – che Facebook non è stato «trasparente in maniera significativa rispetto ai criteri per gli account o le pagine incluse nel Cross-Check». Intanto la piattaforma ha formalmente richiesto al Board di rivedere il programma e fare raccomandazioni su come può essere cambiato.

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