Il Messico ha ribadito che i bitcoin non sono considerabili moneta

Il paese ha ribadito che la criptovaluta non può e non potrà mai essere considerata una moneta poiché non è una riserva di valore

29/06/2021 di Ilaria Roncone

Il Messico bandisce i bitcoin. La direzione opposta a quella presa recentemente da un altro paese dell’America Centrale, El Salvador. Le autorità finanziarie del paese hanno annunciato che le criptovalute sono vietate in Messico dopo che Banco Azteca – banca che opera in Messico – ha annunciato di stare lavorando per attirare le criptovalute. Anche la Comisión Nacional Bancaria y de Valores e Banxico, autorità monetaria nazionale nonché prestatore di ultima istanza del paese, hanno espresso le loro perplessità avvertendo rispetto ai rischi dell’utilizzo del bitcoin Messico nello specifico e della criptomoneta in generale.

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Bitcoin Messico, le autorità ne vietano l’utilizzo

«In primo luogo – ha voluto far sapere il segretario alle finanze e al credito pubblico Arturo Herrera Gutiérrez – l’uso delle criptovalute nel sistema finanziario è vietato». Vietato attualmente e vietato nel prossimo futuro, secondo le prospettive presentate nel corso della conferenza stampa in occasione della comunicazione dei risultati della valutazione del Financial Action Task Force. Questa posizione è frutto della decisione congiunta dell’autorità finanziaria messicana, della National Banking and Securities Commission e della Banca del Messico.

Non una posizione nuova, ha ricordato il segretario, poiché già ribadita precedentemente in diverse circolari. Questo perché nel corso del Financial Stability Forum è stato detto che una moneta deve avere tre caratteristiche, ovvero unità di misura, mezzo di scambio e riserva di valore e le criptovalute «non sono chiaramente una riserva di valore».

Le criptovalute considerate come bene speculativo

I bitcoin e le criptovalute in generale sono visti come un bene speculativo associato a movimenti illegali di cui manca la tracciabilità. Elisa de Anda, vicepresidente del Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale, ha affermato che si dovrebbe puntare a evitare l’utilizzo di criptovalute per scopi illeciti. La strada opposta rispetto a quella presa da El Salvador, quindi, anche considerando che la situazione dei due paesi è molto diversa.

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