La figuraccia dei biologi italiani che finanziano le ricerche dei no vax

14/12/2018 di Redazione

Non è una bella figura quella fatta dai biologi italiani, che hanno deciso di versare denaro a chi mette in dubbio la necessità della vaccinazione obbligatoria per i bambini. Il caso è finito anche sulla prestigiosa rivista scientifica scientifica Nature e riguarda l’iniziativa dell’Ordine dei Biologi del nostro Paese di finanziare con 10mila euro le ricerche sui vaccini del Corvelva, il Coordinamento Regionale Veneto per la Libertà delle Vaccinazioni, uno dei principali gruppi no vax. Come riportato da Nature, il finanziamento ha suscitato diverse proteste nel mondo scientifico e anche una petizione per chiedere la rimozione del presidente dell’Ordine, l’ex parlamentare centrista Vincenzo D’Anna, eletto nel 2013 alla Camera per il Pdl e poi passato nel gruppo dei verdiniani di Ala.

I biologi italiani finanziano al ricerca no vax, il caso su Nature

La notizia del finanziamento è stata data qualche settimana fa dallo stesso Corvelva, che utilizzerà i 10mila euro e altri fondi per ‘analisi approfondite e indipendenti su tutti i vaccini attualmente in commercio‘. L’iniziativa di D’Anna segue l’organizzazione di un convegno, anche quello molto criticato, con i principali esponenti no vax internazionali.

«Ci sono prove evidenti che i vaccini funzionano e sono sicuri», è il commento riportato su Nature di Giorgio Palù, il presidente della società europea di Virologia. La rivista riporta anche il parere di Gennaro Ciliberto, il presidente della Federazione italiana di Scienze della Vita, secondo cui «i test già effettuati sui vaccini dalle agenzie nazionali e internazionali sono molto più accurati di quelli che si possono fare con 10mila euro».

La protesta degli scienziati

La vicenda ha generato anche una petizione su Change.org, su iniziativa del gruppo ‘Biologi per la Scienza‘, che ha raggiunto oltre 4mila firme e che chiede al ministro della Salute Giulia Grillo di rimuovere D’Anna dalla presidenza dell’Ordine dei Biologi. Sul tema è intervenuto anche il virologo Roberto Burioni, paladino della lotta alle fake news su vaccini e medicina in generale, e di recente promotore del sito Medical Facts.

 

 

«Di nuovo l’Italia su Nature, e di nuovo non per motivi encomiabili – ha scritto oggi su Twitter –. Spero che i giovani biologi si rendano conto del danno che queste notizie portano alla loro reputazione e alle loro possibilità di carriera all’estero».

(Foto di copertina da archivio Ansa: manifestazione free vax a Pesaro, al Parco Miralfiore, 8 luglio 2017. Credit immagine: ANSA / ROBERTO DAMIANI)

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