Il “binge” è la nuova frontiera della pubblicità sugli OTT?

Questo sistema "premiante" sarà introdotto da Netflix nel primo trimestre del 2024

29/12/2023 di Enzo Boldi

La pandemia e le restrizioni conseguenti, hanno portato a un aumento – a livello internazionale – di una tendenza già esistente da molto tempo: le maratone di serie tv. Scardinato il concetto televisivo di una serialità calendarizzata, con le piattaforme OTT è sempre stato possibile decidere se fare la classica “scorpacciata” di puntate. Una dietro l’altra. Un comportamento chiamato “binge watching“, estremizzato dalla possibilità di decidere cosa vedere sullo schermo, quando e per quanto tempo vederlo. E ora Netflix, alle prese con la gestione degli abbonamenti con pubblicità (e quelli senza), ha deciso di “premiare” questa tendenza.

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Ad annunciarlo è stata la stessa piattaforma che nel resoconto del primo anno di “abbonamento con pubblicità”, ha spiegato che nel primo trimestre del 2024 sarà introdotto un sistema premiante per chi ha deciso di mantenere (quindi di non pagare un surplus di abbonamento) gli spot: ogni tre puntate di una serie tv viste consecutivamente e senza alcuna interruzione (al netto di quella pubblicitaria), una puntata sarà “gratis” dalla pubblicità. Dunque, si va a estremizzare e premiare proprio quel concetto di binge batching.

Binge, come funziona l’ultima novità di Netflix

Più vedi, meno pubblicità vedi. Questo è il principio. D’altronde, in termini di “ascolti digitali”, non si può tenere conto esclusivamente del numero di visualizzazioni. È importante, anche per quel che riguarda le piattaforme OTT, anche il tempo di permanenza:

«A partire dal primo trimestre del 2024, i nostri inserzionisti in tutto il mondo saranno in grado di utilizzare il nostro nuovo formato di pubblicità “Binge” (nome provvisorio) basato sulla preferenza degli spettatori di guardare vari episodi uno dopo l’altro. Dopo aver visto tre episodi consecutivi, gli abbonati avranno l’opportunità di guardare il quarto senza pubblicità». 

Il nome, dunque, è provvisorio. La tendenza, che può essere anche rischiosa, invece sembra essere cavalcata da Netflix. Perché molti esperti sostengono che il binge watching sia un comportamento non pericoloso se fatto razionalmente e di rado. Questo per quel che riguarda gli adulti. Ma diventa rischioso se si parla di minori o di adulti che decidono di assistere compulsivamente a una puntata dietro l’altra di una serie tv. Il pericolo maggiore è, infatti, il produrre un senso di alienazione dal mondo.

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