Bimbo ucciso a Cardito, la confessione: «Dava fastidio e ho perso il controllo»

29/01/2019 di Redazione

Messo alle strette, è arrivata la confessione di Tony Sessoubti Badre, il 24enne di origini tunisine che domenica pomeriggio a Cardito, in provincia di Napoli ha ucciso colpendolo a bastonate il figlio della sua compagna, Giuseppe, un bimbo di 6 anni, e ha gravemente ferito la sorellina di sette anni, Noemi. Dopo cinque ore di interrogatorio l’uomo fermato per l’omicidio è crollato. «Li ho picchiati – sono le sue parole riportate oggi dal quotidiano Il Mattino (articolo a firma di Marco Di Caterino) – perché davano fastidio, rompevano tutto, e non stavano al loro posto. Hanno persino graffiato i mobili della cameretta che avevo appena comprato con un grosso sacrificio economico. Li ho picchiati sì! Qualche pugno. Forse dei calci. Ma non il bastone».

Bimbo ucciso a Cardito, la confessione del compagno della madre

Una volta chiuso il verbale il pm ha disposto il fermo per omicidio volontario aggravato e per tentato omicidio, poi eseguito dagli agenti di Polizia del commissariato di Afragola. La piccola Noemi è ricoverata in neurochirurgia all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli ma è fuori pericolo. Tony Sessoubti Badre si trova ora in carcere ma il lavoro dei magistrati non è finito. Al vaglio degli inquirenti c’è ora la posizione di Valentina Casa, la madre dei bambini, avuti da una precedente relazione. La terza dei tre figli, una piccola di 4 anni, è stata affidata a una struttura protetta. Nel mirino dei pm ci sono anche i silenzi della donna.

Come ricostruisce ancora Il Mattino, inizialmente, ascoltata dagli inquirenti, la donna aveva detto di non essersi accorta di nulla. Poi, messa alle strette nel corso dell’interrogatorio, ha ammesso che il suo compagno «sembrava un diavolo, tanto che non sono riuscita a fermarlo». Con le indagini verrà chiarito se la donna sia stata fatta oggetto anche lei di violenze fisiche, se lasciava fare il suo compagno, che ruolo ha avuto tra sabato sera e domenica, quando sono stati picchiati Giuseppe e Noemi.

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / CESARE ABBATE)

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