Il quotidiano tedesco Bild esprime vicinanza al popolo italiano: «Siamo con voi»

02/04/2020 di Enzo Boldi

Se a livello governativo ci sono molte tensioni – soprattutto per quel che concerne l’aspetto economico della crisi sanitaria in Europa -, c’è un quotidiano tedesco che ha deciso di esprimere vicinanza al popolo italiano con un’immagine. La foto di un’infermiera di Bergamo alla fine del suo turno in ospedale, accompagnata da due bandiere: il tricolore italiano e quello tedesco. Il tutto accompagnato dal titolo di Bild: «WIR SIND BEI EUCH!».

LEGGI ANCHE > Per Bild, il decreto sicurezza-bis di Salvini è una legge «anti-Carola Rackete»

«Siamo con voi». L’Italia è il Paese più colpito dal disastro del Coronavirus, recita l’occhiello dell’articolo di Bild nella sua edizione online. Ed è la realtà dei fatti: perché se gli Stati Uniti hanno un numero di contagi quasi doppio rispetto a quelli italiani (considerando il dato da inizio emergenza, senza scindere il discorso tra contagiati attivi, decessi e guariti), il nostro Paese è quello che ha, purtroppo, avuto il maggior numero di morti per Covid-19.

Bild

Bild e l’omaggio all’Italia

E la foto è simbolica: l’infermiera raffigurata si chiama Martina Papponetti. Ha 25 anni e lavora nell’Ospedale di Bergamo, una delle città più colpite dal Coronavirus. L’immagine la raffigura alla fine del suo massacrante turno di lavoro, alle prese con il continuo arrivo di persone contagiate da Covid-19, molte delle quali arrivano in condizioni gravissime nel nosocomio bergamasco.

Ci sentiamo come vostri fratelli

«Piangiamo con voi per i vostri morti. Ci sentiamo come vostri fratelli. Avanti fratelli. Il nostro miracolo economico non sarebbe stato possibile senza di voi. Avete portato con voi il buon cibo. All’improvviso ci sono arrivati antipasti, farfalle e tiramisù. Non più solo patate, crauti e finti conigli», è scritto nelle poche frasi che riempiono questo articolo. Insomma, Bild ha voluto riconoscere all’Italia i suoi meriti, anche per la rinascita tedesca. Perché oltre le beghe economiche e politiche, c’è anche molto di più.

(foto di copertina: da Bild.de)

Share this article
TAGS