Per Bild, il decreto sicurezza-bis di Salvini è una legge «anti-Carola Rackete»
26/07/2019 di Redazione
Abituata alle leggi ad personam in Italia, la stampa tedesca – in modo particolare la Bild – descrive il decreto sicurezza-bis proposto da Matteo Salvini e approvato ieri in prima lettura alla Camera dei Deputati come una sorta di legge anti-Carola Rackete, la capitana della Sea Watch che ha salvato una cinquantina di migranti dal naufragio ed è entrata con la sua nave nel porto di Lampedusa, nonostante il divieto impostole dalle autorità e dal governo italiano.
Legge anti-Carola, la versione della Bild
Una sovrainterpretazione, ovviamente, dal momento che il decreto sicurezza-bis era stato approvato dal consiglio dei ministri nella giornata dell’11 giugno, dopo che era stato ampiamente anticipato da alcune informazioni fornite dallo stesso Matteo Salvini. Il caso della nave Sea Watch, invece, è di qualche giorno dopo. Ovviamente, nel mirino del decreto sicurezza-bis – non lo si può negare – ci sono le ong e le multe salatissime per tutte quelle imbarcazioni che intervengano senza autorizzazione nelle acque del Mediterraneo per salvare i migranti.
Soltanto in un secondo momento, però (a decreto già approvato dal consiglio dei ministri) è salito agli onori delle cronache il caso di Carola Rackete, che si è trovata a fronteggiare la situazione non appena il decreto era diventato esecutivo (e che era valido sin dopo la sua promulgazione, in attesa di essere convertito in legge entro 60 giorni).
La semplificazione della Bild sulla ‘legge anti-Carola’
La Bild parla di legge anti-Carola Rackete per puntare su una vicenda che, essendo diventata famosa a livello internazionale, è ben conosciuta in Germania. Ovviamente, si tratta di una esemplificazione di stampa, ma da questo titolo – ribadito più volte anche all’interno dell’articolo – si capisce benissimo quale sia il clima che si respira all’estero quando si parla del nostro Paese e la stima che la stampa straniera nutra nei confronti del governo italiano.
La Bild descrive anche l’iter del decreto sicurezza-bis, affermando che sarà necessario il passaggio al Senato per la sua approvazione definitiva. Tuttavia, visto l’esito della votazione alla Camera, il quotidiano tedesco afferma che l’approvazione altro non sarà che una formalità. Insomma, a quanto pare, il decreto sicurezza-bis, oltre le Alpi, diventerà famoso come la «legge anti-Carola Rackete».