Cosa sta succedendo in Wisconsin e perché potrebbe non essere finita qui

Nello stato il conteggio dei voti è stato praticamente ultimato, ma il divario tra i due candidati è sottilissimo

04/11/2020 di Redazione

Non tira una buona aria né a Madison, né sulle rive del lago Michigan tra le strade di Milwaukee. A quanto pare Joe Biden in Wisconsin sarebbe avanti rispetto a Donald Trump, in uno stato chiave che – se fosse chiamato a favore dei democratici – darebbe una direzione ben precisa all’esito di queste elezioni Usa 2020. Il piatto è ghiotto: 10 grandi elettori che porterebbero il candidato democratico a 22 passi di distanza dalla soglia magica dei 270, la maggioranza che serve per essere eletto presidente degli Stati Uniti.

LEGGI ANCHE > Elezioni Usa 2020, i risultati stato per stato

Biden in Wisconsin, cosa sta succedendo dalle parti di Milwaukee

La Commissione elettorale del Wisconsin ha detto alla rete televisiva statunitense NBC che lo scrutinio è praticamente concluso. Dunque la chiamata potrebbe essere vicina? Nemmeno per idea. Joe Biden potrebbe aver conquistato il Wisconsin pezzetto per pezzetto. Un’operazione certosina che lo ha portato – al momento – ad avere un vantaggio su Donald Trump di 20mila voti. Davvero un soffio per uno stato da 5,8 milioni di abitanti.

In ogni caso, in percentuale, siamo a 49,4% per Biden e 48,8% per Trump. Come si può evidenziare, si tratta di una distanza di meno di un punto percentuale. Troppo poco per chiamare lo stato.

I tempi supplementari per Biden in Wisconsin

Quando, infatti, la differenza tra i due principali candidati è inferiore a un punto percentuale, è possibile effettuare il riconteggio. Non una buona notizia per Joe Biden: questo ulteriore processo non fa altro che allungare ulteriormente i tempi per un risultato che non potrà arrivare in una manciata di ore.

Teoricamente, dunque, in caso di elezione molto contestata – e Donald Trump da questa notte non ha esitato un attimo nel considerarla tale – si potrebbe andare ai tempi supplementari.

Share this article