Bibbiano, i giudici non hanno riscontrato anomalie nei 100 casi analizzati

09/10/2019 di Enzo Boldi

Parliamo di Bibbiano. Mentre il malcontento popolare, misto al populismo fagocitato dalla politica, montava e si esaltava, i giudici del Tribunale dei Minori di Bologna proseguivano il proprio lavoro lontano dalle luci dei riflettori. In questi mesi di accurate indagini, sono stati analizzati nel dettaglio i cento casi delle segnalazioni dei servizio sociali dei comuni della Val D’Enza relativi agli affidi dell’anno 2017, quelli da cui sono partite le indagini dell’inchiesta ‘Angeli e Demoni’. Secondo i togati che hanno preso parte a questo lavoro, non ci sono state anomalie.

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Presto per dire che si sia trattato di una bolla di sapone, ma la notizia riportata da La Repubblica (nella sua edizione bolognese) rimescola le carte di un’indagine talmente delicata che non può vivere di proclami populisti e politici come accaduto negli ultimi mesi. I casi più spinosi, sui cento fascicoli analizzati, riguardano solamente 15 affidamenti, in cui è stato deciso l’allontanamento dei figli dai propri genitori.

Il caso Bibbiano smontato dai giudici

Tra le altre cose, inoltre, in otto casi su 15 i genitori non hanno neanche fatto ricorso in appello contro la decisione di allontanamento dei loro figli dalla famiglia naturale. E a questi numeri si aggiungono quei 7 ricorsi contro le sentenze respinti dalla sezione dei minori della Corte d’Appello. Per fare una rapida sintesi: le contestazioni non sono state bocciate solo una volta, ma due.

In cento casi nessuna anomalia

Insomma, il caso Bibbiano assume contorni completamente diversi leggendo i numeri e le rassicurazioni del Tribunale dei minori di Bologna che ha scartabellato tutte le richieste dei servizi sociali e i (pochi) ricorsi arrivati dopo le decisioni dei giudici. Ora si attendono altre novità per poter chiarire se il peso di questo caso sia stato più mediatico che pratico, giocando sulla pelle dei bambini.

(foto di copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI)

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