L’accusa del Fatto Quotidiano a Calenda per 15 account fake

L'articolo pubblicato sull'edizione odierna del giornale e la replica del leader di Azione

21/08/2020 di Enzo Boldi

La guerra dei fake. Questa mattina su Il Fatto Quotidiano è stato pubblicato un articolo – a firma Gia. Sal – in cui si accusa Carlo Calenda di avere tra i suoi followers Twitter (e tra quelli del suo partito) alcuni account falsi. Il giornalista parla di 15 account farlocchi (o creati ad hoc) per sostenere i post pubblicati dall’ex ministro sui social network. E si parla apertamente, fin dal titolo, della «Bestiolina di Calenda», facendo riferimento a quel macro-sistema che guida la Lega di Salvini (e il leader del Carroccio stesso) sui social.

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Nell’articolo si parla di questi 15 (sì, quindici) account: alcuni erano dormienti (cioè non twittavano e non avevano interazioni nel recente passato), altri invece nati da poco e che sono seguiti, per lo più, da cittadini stranieri. Su questa tesi si basa l’affermazione sicura de Il Fatto sulla «Bestiolina di Calenda». Ma il leader di Azione ha immediatamente replicato a queste accuse.

La Bestiolina di Calenda, l’accusa del Fatto Quotidiano al leader di Azione

Caro Marco Travaglio – scrive Calenda su Twitter -. non ho mai querelato un giornale e non querelerò voi oggi. Ma scrivere un articolo in cui si parla di “Bestiolina” per 15 bot fatti da chissà chi è pura cialtroneria. Io o Azione non abbiamo mai creato o fatto creare profili falsi. Non ne abbiamo bisogno». In effetti, sostenere che si sia in presenza di un apparato social-logistico – paragonandolo a quello sovranista o di Salvini – per 15 account fake (o presunti tali) sembra essere una presa di posizione un po’ forzata.

La questione dei fake

Anche perché, come fa notare un utente allo stesso Calenda – che ha ritwittato quel post – può capitare anche involontariamente di essere seguiti da account che non rispondono ad alcun utente fisico.

E non per propria scelta, ma per dinamiche social che non possono obbligatoriamente trovare un responsabile nella persona che viene seguita. E, soprattutto, non bastano 15 account – quelli citati dal Fatto – per poter parlare di Bestiolina di Calenda.

(foto di copertina: da In Onda, La7 + Articolo de Il Fatto Quotidiano del 21 agosto 2020)

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