Secondo Licia Ronzulli, Berlusconi dovrebbe essere risarcito con la nomina a senatore a vita

30/06/2020 di Redazione

Silvio Berlusconi senatore a vita. Dovrebbe essere questa per Licia Ronzulli il risarcimento per il cavaliere in seguito alle recenti dichiarazioni di Amedeo Franco – uno dei giudici della Cassazione che firmò la condanna del leader di Forza Italia per frode fiscale relativa al caso Mediaset-Agrama – che ha sottolineato come quella sentenza fosse esclusivamente figlia del pregiudizio.

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Berlusconi senatore a vita, la proposta di Ronzulli come risarcimento per quanto accaduto

Intervistata questa mattina a Coffee Break, la capogruppo al senato di Forza Italia ha chiesto che le istituzioni prendano provvedimenti nei confronti di quanto accaduto, offrendo una sorta di risarcimento politico e morale a Silvio Berlusconi, ovvero la nomina a senatore a vita.

«Silvio Berlusconi – ha dichiarato la Ronzulli – è stato condannato con una sentenza farlocca dettata unicamente dal pregiudizio, come candidamente confessato da uno dei tre giudici. Ma anche la legge con cui è stato estromesso dal parlamento poi è stata figlia del pregiudizio, tra l’altro una legge che si è applicata in maniera retroattiva. Queste nuove dichiarazioni devono farci rileggere in una nuova ottica l’attività dell’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano».

Berlusconi senatore a vita, cosa è successo

I fatti risalgono al 2013: la Cassazione decise di assegnare l’ex Cavaliere ai servizi sociali, facendo entrare in ballo la legge Severino che non gli consentì la candidatura alle successive elezioni. Adesso, come compensazione per quanto accaduto – nonostante siano in atto anche ricorsi alla Corte europea dei diritti dell’uomo da parte dei legali di Berlusconi – la componente politica di Forza Italia chiede che al leader venga assegnato il ruolo di senatore a vita.

Una carica che è concessa dal presidente della Repubblica e che, nella sua ratio, prevede il fatto che il futuro senatore a vita si sia distinto per particolari meriti nei confronti del proprio Paese. Una nomina per risarcimento danni ancora non si è mai verificata nella storia del Paese.

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