Beppe Grillo e il finto colloquio con Umberto Bossi su Salvini: «Credevo fosse una persona leale, con un livello medio di intelligenza»

«Da fondatore del Movimento non posso che rivolgermi all’altro fondatore». Così Beppe Grillo introduce un finto dialogo con Umberto Bossi, che verte sul carattere di Salvini, che viene quindi definito «sleale» e capace di pugnalare alle spalle.

Beppe Grillo e il colloquio con Umberto Bossi su Salvini: «Credevo che fosse una persona leale, con un livello medio di intelligenza»

«Volevo dirvi quello che sto pensando in questi momenti senza che voi pensiate che mi sia montato la testa» dice Beppe Grillo in apertura del suo ultimo video pubblicato sul proprio Blog. Stavolta al centro dello sketch satirico non può che esserci la “svolta” di Matteo Salvini. « Il momento è magico, strano, tragico. Qualsiasi aggettivo possiamo usare è la somma di una pugnalata in agosto al popolo italiano…» continua il comico che però, chiarisce di star “ponderando” e aver incontrato i suoi «ragazzi» stanno metabolizzando la cosa e decidendo il da fare. Lui però non vuole «entrare nel merito della cosa perché non è il mio compito», in quanto fondatore del Movimento, ha come unica opzione quella di rivolgersi «al fondatore della Lega». Ecco allora l’ipotetica telefonata con Umberto Bossi per sapere «questo Salvini come è». Il ritratto che ne esce è di un uomo «che credevo abbasta leale, con un livello media di intelligenza» ma che di certo non pensava essere «slealtà e pugnalata». Alla fine Beppe Grillo si dice «rasserenato» dal giudizio del collega fondatore.

(Credits immagine di copertina: Youtube Beppe Grillo)

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