La svolta di Grillo sulla scienza: sottoscrive il patto proposto da Burioni

Ha messo d’accordo Matteo Renzi e Beppe Grillo. Il patto per la scienza proposto dall’immunologo del San Raffaele Roberto Burioni ha avuto lo stesso effetto di un vaccino contro le divisioni politiche. E rappresenta un passo in avanti, una vera e propria svolta, nell’ideologia grillina a proposito di scienza e sanintà. Se la firma di Matteo Renzi era scontata (il politico del Pd è da sempre stato molto vicino alle posizioni di Burioni), altrettanto non può dirsi per Beppe Grillo.

Beppe Grillo firma il patto per la scienza di Burioni

«Oggi è successa una cosa molto importante – ha scritto Roberto Burioni sui social network -: Beppe Grillo e Matteo Renzi hanno sottoscritto (insieme a molti altri), un patto a difesa della scienza. Perché ci si può dividere su tutto, ma una base comune deve esserci. La scienza deve fare parte di questa base. Perché non ascoltare la scienza significa non solo oscurantismo e superstizione, ma anche dolore, sofferenza e morte di esseri umani. Ha detto Albert Einstein che la “scienza, al confronto con la realtà, è primitiva e infantile. Eppure è la cosa più preziosa che abbiamo”. Oggi sono molto contento, perché due persone rivali e distanti sono d’accordo sul fatto che non possiamo permetterci di buttarla via».

In cosa consiste il patto per la scienza di Burioni

Roberto Burioni ha articolato il suo patto per la scienza rivolto alla politica partendo da cinque punti fondamentali:

  1. sostenere la Scienza come valore universale di progresso dell’umanità, che non ha alcun colore politico, e che ha lo scopo di aumentare la conoscenza umana e migliorare la qualità di vita dei nostri simili;
  2. a non sostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienza e/o di pseudomedicina che mettono a repentaglio la salute pubblica come il negazionismo dell’AIDS, l’anti-vaccinismo, le terapie non basate sulle prove scientifiche, ecc…
  3. a governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato di quegli pseudoscienziati, che, con affermazioni non-dimostrate e allarmiste, creano paure ingiustificate tra la popolazione nei confronti di presidi terapeutici validati dall’evidenza scientifica e medica;
  4. a implementare programmi capillari d’informazione sulla Scienza per la popolazione, a partire dalla scuola dell’obbligo, e coinvolgendo media, divulgatori, comunicatori, e ogni categoria di professionisti della ricerca e della sanità;
  5. ad assicurare alla Scienza adeguati finanziamenti pubblici, a partire da un immediato raddoppio dei fondi ministeriali per la ricerca biomedica di base

Perché è una svolta la firma di Beppe Grillo

La notizia del giorno è senz’altro la firma di Beppe Grillo, il cui Movimento 5 Stelle è sempre stato – sin dalle origini – molto vicino alla base dei no-vax, quella contro cui Roberto Burioni conduce la sua campagna informativa da diverso tempo, ormai. Ora bisognerà capire se questa firma possa rappresentare anche in qualche modo una resa del movimento no-vax italiano che aveva avuto proprio nel Movimento 5 Stelle il suo punto di riferimento politico. Un primo passo, nel frattempo, è stato fatto.

Credit immagine: ANSA / MASSIMO PERCOSSI

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