Beppe Grillo denuncia un colpo di stato in Italia contro il M5S e rilancia il referendum sull’euro

Beppe Grillo è tornato a parlare di politica italiana in una lunga intervista con la testata francese Putsch, svoltasi a Casalmaggiore, una delle città dove il comico si è esibito nel suo nuovo spettacolo teatrale “Insomnia”. Il colloquio coi giornalisti di Putsch è lungo e tocca molti ambiti, ma il garante M5S ha rotto il riserbo degli ultimi mesi in merito ai temi di stringente attualità, riproponendo posizioni distanti dalla svolta governista impressa dal capo politico dei Cinque Stelle Luigi Di Maio.

Beppe Grillo

Beppe Grillo denuncia un colpo di stato in Italia contro il M5S e rilancia il referendum sull’euro

 

Beppe Grillo è infatti tornato a evocare un referendum sull’eurozona, una proposta che aveva caratterizzato per lungo tempo il M5S, fino a pochi mesi fa. Dopo le prime consultazioni col presidente della Repubblica Di Maio aveva ribadito che i Cinque Stelle al governo avrebbero mantenuto l’euro senza nessun dubbio. A Putsch Grillo invece dice:«Tutti i trattati europei che sono stati firmati erano giusti ma sono stati deformati dai regolamenti. All’interno del Movimento Cinque Stelle abbiamo pensato a sette punti come un patto di bilancio europeo, gli eurobond, o ancora la condivisione del debito. Se noi siamo un’unione di paesi, dovremmo condidivere. Perché ci sono due economie, quella del Nord e del Sud. E noi, gli italiani, siamo in quella del Sud. Ho dunque proposto un referendum sull’Eurozona. Voglio che il popolo italiano si esprima. Il popolo è d’accordo? C’è un piano B? Dobbiamo uscire o no dall’Europa?» , in aperta contraddizione con Di Maio su euro e anche UE.

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Beppe Grillo definisce a Putsch un colpo di stato la legge elettorale che ha impedito al M5S di governare

Nella frase finale di questo passaggio dell’intervista con Putsch sembra esser messa in discussione anche l’appartenenza all’Unione europea, non solo all’euro. Beppe Grillo esprime giudizi molto duri anche sull’attuale situazione politica in Italia. «Oggi siamo in una post-democrazia, c’è stato un colpo di stato al contrario. Abbiamo utilizzato la democrazia italiana per distruggerla. Infatti, a causa di una legge elettorale, ci siamo ritrovati in un stallo che sapevamo già. La legge è stata decisa per impedirci di governare. Quindi questa è democrazia? Non lo so, ma credo che la democrazia dovrebbe permettere di governare a chi ha raccolto il maggior numero di voti».

Beppe Grillo
Beppe Grillo durante il suo spettacolo “Insomnia” presso il cinema teatro Alessandrino ad Alessandria, 14 aprile 2018. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Beppe Grillo a Putsch dice che il M5S non vuole governare, ma dare poterei ai cittadini tramite la democrazia diretta

Nel colloquio con Putsch Beppe Grillo insiste molto sulle trasformazioni della società imposte dalla economia contemporanea, come l’esplosione delle aree metropolitane, l’automazione e la digitilazzione dei processi produttivi, e rimarca come il M5S sia una risposta a questi cambiamenti epocali, per ridare potere ai cittadini. «Noi, non vogliamo governare, desideriamo dare alle persone i mezzi per essere rappresentati. Con la piattaforma Rousseau ci sono continui referendum, senza necessità del quorum. Vuoi fare un ponte, una pista ciclabile, un asilo nido? Basta rispondere sì o no. Se ci vengono dati i mezzi, non abbiamo bisogno del potere, che deve essere redistribuito dal basso. Il Movimento 5 Stelle è questo», una ulteriore presa di distanza molto diversa dai Cinque Stelle di Luigi Di Maio.

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