Beppe Grillo e la bufala della Xylella «spiegata» da Wikipedia

02/07/2018 di Redazione

Sul blog di Beppe Grillo, in data 2 luglio 2018, è comparso un articolo – firmato da Petra Reski – intitolato «La bufalite della Xylella». Secondo il pezzo, che ricalca da molto vicino quello scritto qualche giorno fa sul Fatto Quotidiano dall’ex direttore del Cnr Piero Perrino, il batterio non rappresenterebbe la causa per la morte degli ulivi del Salento, da ricercare piuttosto nell’inquinamento ambientale. Insomma, secondo l’articolo, quello della Xylella sarebbe un vero e proprio complotto, paragonato a quello dei migranti.

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Bufala Xylella secondo Beppe Grillo

Per avvalorare questa tesi, oltre all’articolo sul Fatto Quotidiano, viene citato anche un caso curioso. Secondo l’articolo sul blog di Beppe Grillo, infatti, non ci sarebbe correlazione tra il disseccamento rapido degli olivi e la Xylella, citando come fonte della notizia la sezione «discussione» della pagina Wikipedia relativa all’argomento.

Come tutti dovrebbero sapere, Wikipedia è una enciclopedia open-source, dove le voci vengono aggiornate sulla base dei contributi dei singoli utenti. Non si tratta della bibbia del sapere, anzi: essendo sottoposta al giudizio dei mediatori, qualsiasi voce di Wikipedia potrebbe essere smentita, rifatta, rimodulata. Insomma, citarla per dimostrare l’autorevolezza di una informazione non è proprio il massimo.

Bufala Xylella secondo Wikipedia

Ma c’è di più. Nell’articolo si spiega come il fenomeno Xylella funzioni allo stesso modo del dibattito sui migranti: si tratta – secondo l’autore del post sul blog di Grillo – di un caso di «sincretismo alla base della propaganda». Si uniscono, quindi, in un calderone incomprensibile – citando un pezzo di Natalia Aspesi su Repubblica – i migranti, la Xylella e la propaganda contro Matteo Salvini, perché «criticare Salvini equivale a prendere like» (ma, semmai, è vero il contrario).

La Xylella, come è stato dimostrato dalla Corte di giustizia europea, dalla Commissione europea, dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), dall’Accademia dei Lincei, da scienziati internazionali e dai ricercatori italiani – quindi la copertura spazia tra un livello giuridico e un livello scientifico di prestigio -, è una delle cause principali della malattia degli ulivi salentini. Mettere un argine al batterio dovrebbe essere la priorità di ciascuno, farlo con il minimo danno per gli agricoltori dovrebbe essere il compito della politica. E, invece, si aizzano le folle con post a carattere populista e senza nessuna validità. Però, c’è scritto su Wikipedia.

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