Beppe Grillo in tribunale: il blog aveva fini economici, ma il M5S non è nato per lucro

27/03/2018 di Redazione

Beppe Grillo in un’aula di tribunale ammette che il suo blog, gestito dalla Casaleggio Associati, aveva fini economici. E nello stesso tempo ribadisce che il Movimento 5 Stelle non è nato con scopo di lucro. È quanto riporta oggi il quotidiano Il Mattino di Napoli raccontando l’intervento del comico genovese al tribunale di Napoli Nord come teste dell’accusa nel processo che vede imputato per diffamazione un ex attivista del M5S, Angelo Ferrillo,  dopo una querela del 2015 presentata da Gianroberto Casaleggio e portata avanti dal figlio Davide.

 

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Beppe Grillo in tribunale e il blog con fini economici

Ferrillo fu querelato per un post su Facebook del 2014 in cui si sfogava dicendo di voler andar via da un Paese «in mano ad un fallito e truffatore con sede legale a Milano». Il cofondatore del Movimento lo ritenne indirizzato a lui. Grillo in aula ha sostenuto che quelle parole erano indirizzate a Casaleggio e di aver firmato lui stesso l’espulsione dell’attivista, quando ancora non era stato costituito in Comitato d’Appello. Scrive Mena Grimaldi sul Mattino:

«Sono accuse gravissime, intollerabili – dice l’ex comico – Non permetto a nessuno di infangare il nome di una persona che era tutt’altro che fallita e, in più, di buttare fango su un Movimento nato per migliorare il Paese. Chi scrive quelle cose dimostra di non voler cambiare le cose, di conseguenza viene buttato fuori», aggiungendo poi che solo il blog, gestito dalla Casaleggio Associati, aveva fini economici, mentre il Movimento era nato senza alcun scopo di lucro.

In tribunale Grillo ha anche replicato all’avvocato della difesa che gli ricordava le parole pesanti rivolte a Silvio Berlusconi e Rita Levi Montalcini. «Infatti sono stato querelato e ho pagato. Chi sbaglia paga», ha detto l’ex capo politico M5S.

(Foto: ANSA / CIRO FUSCO)

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