La “battuta” di Casalino ha scatenato uno shitstorm contro Il Foglio

«Adesso che il Foglio chiude, che fai? Mi dici a che serve il Foglio? Perché esiste?». Questa la “battuta”, non molto consona da un portavoce del premier, fatta da Rocco Casalino al giornalista Salvatore Merlo. Casalino ha specificato come la cosa fosse una boutade ma in realtà la vicenda, che sta tenendo banco in queste ore, ha aperto un flame consistente di critiche e attacchi verso il giornale diretto da Claudio Cerasa.

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Il Foglio ha spesso una posizione critica verso il MoVimento 5 stelle, una linea legittima. «Chi mi conosce – ha sottolineato Casalino, difendendosi – sa bene che sono solito fare battute. E una battuta era anche quella rivolta al giornalista del Foglio in un momento informale di festeggiamenti per i vitalizi». «Sono certo che Salvatore Merlo ne fosse ben consapevole – ha proseguito nella nota – considerando che ho specificato anche con lui che stavo scherzando. Credo fortemente nella libertà di stampa e nel pluralismo dell’informazione». «Sono il primo – ha concluso – a volere che ci siano più mezzi di informazione possibili, ovviamente abolendo il finanziamento pubblico».

Da qualche ora però si è scatenato un certo dibattito in rete, con attacchi verso la testata. Ovviamente da parte della ggente. E di Massimo Mantellini:

Le critiche sono rivolte al fatto che Il Foglio, dal 1997, è organo della Convenzione per la Giustizia, movimento politico fondato da Marcello Pera (Popolo della Libertà) e Marco Boato (Verdi). In questo modo ha potuto beneficiare di contributi al sistema editoriale. Lo ha fatto in modo, tra l’altro, legittimo. Da sempre la testata è sensibile sui temi del garantismo e di tutte le problematiche inerenti alla giustizia italiana (quindi in linea con la realtà politica per la quale è organo). Lo ha fatto nel 2017, così come altri giornali come La Voce. Il 24 marzo dello scorso anno il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legislativo che contiene dei fondi. La novità più importante è che i soldi ora non potranno più essere ricevuti da «imprese editrici di organi d’informazione dei partiti, dei movimenti politici e sindacali».

Diverse personalità politiche e non invece difendono il giornale diretto da Claudio Cerasa. «Per quanto non condivida parte della linea editoriale – spiega il coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia Guido Crosetto – e molte delle posizioni di Claudio Cerasa, questa mattina sono corso a comprarne una copia ed oggi pomeriggio farò l’abbonamento on-line. Mi hanno convinto a farlo le parole di Rocco Casalino….».  Così Andrea Romano, del Pd: «Da Mosca-Caracas è tutto, restituisco la linea alla libera stampa». La giornalista Annalisa Chirico, firma de Il Foglio, replica con una battuta via Twitter: «Vorrei rassicurare il portavoce del premier: @ilfoglio_it non chiude. E @SalvatoreMerlo ha molte cose da fare. Piuttosto Rocco Casalino farebbe bene a chiudere la bocca, e a depilarsi meno. Ci fa sentire molto inadeguate, a noi donne. #ceretta #senzaesagerare».

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