Cesare Battisti dice che il cibo del carcere gli fa male, Salvini: «Taci e digiuna, assassino comunista»

Cesare Battisti si trova nel carcere di Massama e sta scontando due ergastoli per omicidi e rapine risalenti agli anni della militanza tra i Proletari Armati per il Comunismo. Per via del particolare regime di detenzione nel carcere di massima sicurezza di Oristano l’uomo non può – come altri detenuti – acquistare e cucinare cibo in cella. Battisti ha cominciato una vera e propria protesta, sottolineando che il cibo del carcere gli fa male per i «troppi fritti e grassi» considerato anche che ha «l’epatite e una prostatite». Indignati Fratelli d’Italia e Lega, che parlano attraverso la voce dei capi di partito Meloni e Salvini.

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L’alimentazione di Battisti in carcere

Cesare Battisti chiede di avere un regime alimentare diverso, più adeguato alla sua situazione di salute. Il regime particolare di sorveglianza a cui è sottoposto lo classifica – su tre livello di alta sorveglianza esistenti – al secondo, quello intermedio: AS2. Oltre questo livello ci sono mafiosi, rapitori e camorristi. Unico detenuto in un’ala appartata dell’isolamento forzato, il suo avvocato sostiene che «ci sarebbe dovuto rimanere per sei mesi, fino al luglio dello scorso anno. Invece questo regime di detenzione si è inspiegabilmente prolungato e va avanti ancora adesso, nonostante non sia supportato da alcuna sentenza né disposizione di legge». L’avvocato Paolo Mocci, garante provinciale dei detenuti, conferma che «i  pasti vengono forniti da una ditta esterna di catering; non si sa se le pietanze vengano fornite precotte né con quali criteri di alimentazione». Recentemente a Battisti sono stati negati sia gli arresti domiciliari.

L’indignazione di Salvini e Meloni

La Lega di Matteo Salvini e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni hanno espresso parole di indignazione per le richieste del carcerato, cui comunque la procura generale si è opposta, con i giudici che decideranno tra qualche settimana. Battisti ha insistito dicendo che «non si tratta di un capriccio ma di seri problemi di salute». Salvini lapidario in un post Facebook: «Taci e digiuna, assassino comunista». Meloni ha scelto la via dell’ironia: «Era abituato al caviale… È dura la vita degli assassini che pagano per i loro crimini».

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