L’assessore lucano che 5 giorni fa esultava per la Basilicata «zona verde, nonostante il terrorismo della stampa»
Da mercoledì, la regione sarà zona arancione
09/11/2020 di Gianmichele Laino
Di verde, ormai, in Basilicata restano solo le cime del monte Pollino. E quando tra qualche settimana scenderà la neve, non resteranno verdi nemmeno più quelle. Da mercoledì, dopo l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza, la regione del sud entrerà a far parte della fascia arancione, quella immediatamente precedente al lockdown più completo, quella che prevede divieti di spostamenti tra comuni, chiusura dei locali come bar e ristoranti, autocertificazioni per andare a lavorare o per potersi curare in ospedale. Eppure, solo cinque giorni fa, l’assessore Gianni Rosa – che evidentemente aveva il polso della situazione – esultava per la tenuta del sistema sanitario lucano e per la «Basilicata zona verde».
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Basilicata zona verde, così esultava Gianni Rosa
L’assessore all’Ambiente, in quota Fratelli d’Italia, aveva scritto il 4 novembre (all’indomani delle prime indiscrezioni sul dpcm del presidente del Consiglio che ha diviso il Paese in aree, a seconda della gravità del contagio): «Basilicata zona verde. Nonostante il terrorismo di certa stampa e le polemiche di certa politica, la Basilicata è zona verde. Non abbiamo mai abbassato la guardia. Abbiamo un Presidente che si è messo in prima linea nella battaglia contro il Covid. Abbiamo una struttura sanitaria che, sebbene abbia problemi atavici, regge con lo sforzo di tutti».
Basilicata zona verde, l’allarme era suonato già da tempo
Poi, seguivano i ringraziamenti di rito al generale Vito Bardi (presidente della regione) e a tutta la classe dirigente che – secondo lo stesso Rosa – stava «lavorando bene». Com’è noto, la Basilicata non è mai stata zona verde, dal momento che questa dicitura per le regioni semplicemente non è mai esistita. Lo aveva specificato Giuseppe Conte nella sua conferenza stampa che aveva accompagnato il dpcm, invitando a mantenere alta la guardia.
Inoltre, esultare per la situazione in regione sembrava quantomeno inappropriato: tra casi significativi nelle RSA, un aumento dei contagi che nell’ultima settimana ha sfiorato le duemila unità e i focolai negli istituti scolastici la Basilicata è stata una delle regioni che più ha preoccupato l’esecutivo per l’andamento recente dell’epidemia. Questa preoccupazione si è trasformata nell’adozione delle misure da zona arancione dall’11 novembre. Eppure, quattro giorni fa, la classe dirigente lucana sosteneva che tutto stesse andando per il verso giusto.