Raccolte (in meno di 48 ore) 200mila firme per chiedere la cancellazione del programma di Barbara D’Urso

Vox populi, vox dei. Ma non in questo caso. Su internet è comparsa, poco meno di 48 ore fa, una petizione online per chiedere la cancellazione di tutte le trasmissione condotte da Barbara D’Urso. In un lasso di tempo molto ristretto, molte persone hanno deciso di firmare raggiungendo già le 200mila adesioni. Si critica, in particolar modo, l’ultima trovata della conduttrice campana: quell’Eterno Riposo recitato in compagnia di Matteo Salvini in diretta domenica sera. Ma la richiesta della rete difficilmente andrà in porto.

LEGGI ANCHE > La battuta di Bonolis sulla recita de ‘L’eterno riposo’ del duo D’Urso-Salvini: «Vogliono soppiantare il Papa»

La petizione che chiede la cancellazione – e non lo stop temporaneo – della trasmissione Live è stata pubblicata sul sito Change.org che ospita ogni giorno raccolte firme di ogni tipo. E quella contro il programma di Barbara D’Urso ha raggiunto, quasi in un ‘Amen’, le 200mila adesioni (siamo a quota 202.341 al momento in cui viene scritto questo articolo). Numeri da capogiro di persone che non hanno visto di buon occhio non solo quella preghiera recitata con il leader della Lega, ma tutto il resto del carrozzone che accompagna la sua trasmissione. In particolar modo dall’inizio di questa emergenza sanitaria.

Barbara D’Urso, la petizione per chiedere la cancellazione di Live

«Ricordiamoci che l’Italia è un paese laico e che abbiamo i nostri luoghi di culto e sacerdoti – si legge nel testo che accompagna la petizione online -. Questa operazione ha sfruttato ancora una volta il potere della religione sugli anziani, così da rafforzare la sua personalità e il suo programma, indegno culturalmente». Il tutto accompagnato da un concetto: nelle sue trasmissioni, Barbara D’Urso darebbe uno strumento di propaganda politica a Matteo Salvini.

La richiesta impossibile

Al netto di tutte le considerazioni che si possono fare, occorre ricordare che Barbara D’Urso ha un contratto con una televisione privata. Quindi difficilmente questa sollevazione popolare da 200mila firme provocherà scossoni all’interno di Mediaset. Le persone che non vogliono vedere i suoi spettacoli hanno uno strumento potentissimo e il più democratico presente sulla faccia della terra: il telecomando.

(foto di copertina: da Live – Non è la D’Urso, Canale 5)

Share this article