Bangladesh, sparisce l’opzione “vergine” dai moduli di nozze: «Un enorme passo avanti per i diritti delle donne»

D’ora i poi le donne del Bangladesh non saranno più obbligate a scrivere sui moduli di nozze il proprio stato di verginità. La parola “vergine” infatti verrà sostituita da “non sposata” mentre restano invariate le opzioni “divorziata” e “vedova”. A stabilirlo è la Corte Suprema, in una vertenza storica per i diritti delle donne del Paese.

Bangladesh, sparisce l’opzione “vergine” dai moduli di nozze: «Un enorme passo avanti per i diritti delle donne»

Il verdetto della Corte Suprema diventerà ufficiale dopo la sua pubblicazione, prevista ad Ottobre: da quel momento in poi nei moduli di nozze la parola in lingua bengali “obibahita” verrà sostituita da “kumari”, che indica chiaramente una donna non sposata senza l’ambiguità sulla sua verginità. Si tratta di un passo avanti per i diritti delle donne nel paese con una netta prevalenza musulmana, dove molti matrimoni combinati, da tempo criticati fortemente criticati e combattuti dalle organizzazioni femminili e per i diritti, danno in sposa anche bambine. «È una decisione fondamentale, un enorme passo avanti per i diritti delle donne» ha dichiarato l’avvocato Aynun Nahar Siddiqua, coinvolta nel caso che ha portato alla sentenza storica emessa dalla Corte Suprema. L’obbligo di dichiarare il proprio stato di verginità infatti era esclusivo per le donne, e percepito dalla comunità come umiliante e segno di una abuso dei propri diritti rispetto a quelli degli uomini,

(Credits Immagine di copertina: © MD Mehedi Hasan/ZUMA Wire)

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