L’incubo-banche per il M5S: la Lega vuole salvare subito Mps
17/01/2019 di Redazione
I salvataggi delle banche sono diventati una sorta di incubo per il Movimento 5 Stelle, che per anni ha condannato senza mezze misure qualsiasi tipo di intervento pubblico a sostegno degli istituti di credito. Dopo le polemiche per il decreto su Carige, con accusa ai pentastellati di un cambio di passo rispetto al passato, il partito guidato da Luigi Di Maio ora si oppone a un nuovo aiuto per il Monte dei Paschi di Siena sponsorizzato dalla Lega.
La Lega vuole salvare subito Mps
Come racconta Repubblica (articolo di Tommaso Ciriaco e Carmelo Lopapa), il vicepremier e ministro di Sviluppo Economico e Lavoro teme che il M5S venga risucchiato nell’affaire banche e terrorizzato dall’idea di ricapitalizzazioni o altro intervento dello Stato per gli istituti in difficoltà. Il sospetto è che il leader della Lega Matteo Salvini e il numero due Giancarlo Giorgetti puntino a una nuova iniezione di soldi per blindare Mps e Carige dopo l’allarme della Banca Centrale Europea sui crediti deteriorati.
Le parole dell’economista della Lega Alberto Bagnai, presidente della Commissione Finanze del Senato, rafforzano l’ipotesi: «È la Bce che con i suoi interventi destabilizzanti pone ostacoli a soluzioni di mercato, fino a rendere inevitabile un’operazione pubblica», «C’è bisogno di un’operazione verità e l’eventuale intervento statale, se ci sarà, dovrà essere risolutivo».
Il M5S dice no
Di Maio, spiega ancora Repubblica, avrebbe chiarito la sua posizione parlando faccia a faccia con il sottosegretario Stefano Buffagni e il senatore Gianluigi Paragone, che il M5S vorrebbe a capo della nuova commissione d’inchiesta sulle banche. «Non ci vengano a chiedere un solo euro, se lo facessero la prima cosa che salterà sarà il cda di Mps», avrebbe detto il capo politico ai suoi. Il piano A resta quello della soluzione di mercato, magari con l’aggregazione di più istituti. Non resta che attendere gli sviluppi.
(Foto di copertina Dpa da archivio Ansa)