Il bambino di 10 anni che veglia per un giorno la mamma morta

20/02/2019 di Redazione

Un bambino di 10 anni veglia la mamma morta per un giorno intero, poi trova il coraggio di andare fuori casa e chiedere aiuto, piangendo, alla vicina di casa. «È nera, ha la faccia tutta nera», dice il piccolo dopo molte ore. Ma per la donna non c’è più niente da fare. È una drammatica vicenda raccontata sulle pagine milanesi del Corriere della Sera (articolo di Elisabetta Andreis e Gianni Santucci). «Le parlavo. Speravo si muoveva», ha raccontato il bimbo per ricostruire l’accaduto, un a terribile esperienza destinata a segnare la sua vita. Il piccolo, che dimostra un’età inferiore non sapeva come comportarsi quando ha visto la donna immobile nella loro abitazione disordinata e sporca.

Milano, bambino di 10 anni veglia la mamma morta

La situazione familiare era difficile. La donna era gravemente depressa e già nel 2017 era stata inviata una segnalazione alla Procura del Tribunale per i minorenni. Era stato aperto un procedimento con richiesta di emettere un provvedimento con affidamento del minore ai servizi sociali. Il padre era assente e la mamma non riusciva a seguire il bambino. Ma in due anni non è stato assunto nessuna decisione. A dicembre 2017 la Procura chiedeva a chiare lettere una limitazione della responsabilità genitoriale e spiegando che il piccolo «presenta notevoli difficoltà scolastiche, ha bisogno di una valutazione neuropsichiatrica». E ancora: «La madre sul punto si manifesta trascurante, superficiale inconcludente. Ha scarse risorse personali, è malata, rifiuta le poche offerte di lavoro o non riesce a tenere gli impegni. Il padre non si è mai occupato del minore, è di fatto assente. Infine, non vi è rete parentale di riferimento». Il percorso non è mai iniziato. Gli agenti intervenuti in casa hanno trovato spazzatura e sporcizia in cucina, disordine, cattive condizioni igienico sanitarie. Era il bambino a prendersi cura della mamma. In una singolare, incredibile inversione di ruoli.

(Foto di copertina da archivio Ansa generica di bambini a scuola. Credit: ANSA / UFF. STAMPA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO)

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