Bambino morto per otite a 7 anni, condannati genitori che lo curarono con l’omeopatia
06/06/2019 di Gaia Mellone
Sono stati condannati a tre mesi di carcere con pena sospesa i due genitori del bambino morto per otite. Il piccolo Francesco era deceduto a soli sette anni dopo che i genitori avevano deciso di curare l’infiammazione ricorrendo solo a farmaci omeopatici.
Bambino morto per otite a 7 anni, condannati genitori che lo curarono con l’omeopatia
Sono stati condannati per concorso in omicidio colposo aggravato dal gup di Ancona Paola Moscaroli Marco Bonifazi e Maristella Olivieri, genitori di Francesco Bonifazi, il bambino morto per otite batterica bilaterale a Cagli, in provincia di Pesaro Urbino, il 27 maggio 2017. La coppia si era affidata al medico pesarese Massimiliano Mecozzi che aveva consigliato l’utilizzo di farmaci omeopatici. L’otite era poi degenerata in encefalite: vano il trasferimento d’urgenza da Urbino all’ospedale “Salesi” di Ancona, dove Francesco era arrivato in condizioni già molto gravi. Nonostante l’intervento a cui era stato sottoposto, era deceduto dopo tre giorni. I legali difensori hanno preannunciato che ricorreranno in appello contro la condanna dopo aver letto le motivazioni della sentenza che verranno depositate entro 90 giorni. «C’é amarezza, ma crediamo ancora nella giustizia» ha commentato il nonno materno di Francesco presente all’udienza insieme ai due genitori che hanno chiarito di non avere un approccio “integralista” alla medicina tradizionale, ma erano solo preoccupati che le cure antibiotiche aggravassero lo stato di salute del figlio già minato da diversi malanni.
Il medico, anch’egli imputato, non era presente alla lettura della sentenza, e avendo fatto richiesta di rito abbreviato è stato rinviato a giudizio: il processo inizierà il 24 settembre. Assistito dall’avvocato Fabio Palazzo, il dott. Massimiliano Mecozzi si difende sostenendo di non aver imposto in alcun modo la cura omeopatica, negando qualsiasi nesso causale tra la sua condotta e la morte del piccolo Francesco, le cui condizioni erano talmente altalenanti da non permettere di comprendere appieno la gravità della sua otite.
(Credits immagine di copertina:: © GéRard Houin/Belga via ZUMA Press)