Milano, bimbo morto in casa: fermato il padre del piccolo

22/05/2019 di Redazione

Un terribile giallo a Milano. In via Ricciarelli 22, in zona San Siro, un bambino di due anni è stato trovato morto in casa. I soccorsi sono stati chiamati dal padre che, tuttavia, al momento dell’arrivo dei sanitari e delle forze dell’ordine non era più in casa. Il corpo del bambino era a terra e accanto al piccolo c’era soltanto la madre, una donna croata di 23 anni, Silvija Z., che ha cinque figli ed è incinta del sesto. Ora, Aljich Rhustic, il padre 25enne del bambino (nato a Firenze ma di origini croate), è stato fermato dalla polizia: si trovava in zona Giambellino.

Bambino morto a Milano: il padre confessa

Proprio su di lui si sono concentrate fin da subitole indagini: non essendo presente all’arrivo delle forze dell’ordine ed essendosi reso irreperibile, è stato proprio lui il principale indiziato. La morte del bambino, infatti, sembra essere di natura violenta: sul suo corpo sono stati trovati segni di violenza e sul pianerottolo sono state trovate tracce di sangue. In serata il capo della Mobile di Milano, Lorenzo Bucossi, ha dato la notizia della confessione. Aliza Hrustic, ha confessato che non riusciva a dormire, ed ha commesso il terribile gesto nel corso della notte «in preda a un raptus, a un momento di rabbia anche a seguito dell’assunzione di sostanza stupefacente di tipo hashish». Bucossi ha anche aggiunto che «l’uomo ha confessato di aver percosso il piccolo fino alla morte».

Gli accertamenti del medico legale sul corpicino del bimbo inizialmente non sono stati in grado di stabilire se la morte fosse stata causata dalle percosse. Ma ha numerose lesioni, nessuna però apparentemente letale, e i piedini fasciati forse per delle violenze subite in precedenza. Si attende l’autopsia.

Le reazioni dei parenti del padre del bambino morto a Milano

Al momento, la squadra mobile di Milano si sta occupando delle indagini. Le forze dell’ordine erano state avvertite intorno alle 5 di questa mattina, 22 maggio 2019, poi per tutta la giornata si sono perse notizie del padre della piccola vittima.

I parenti dell’uomo, però, non hanno dubbi sul fatto che sia stato lui: «Se lo avessi trovato prima della polizia lo avrei ammazzato, non c’è dubbio – ha detto un prozio del sospettato – Si merita l’ergastolo. È un tipo irascibile e violento: la mia famiglia non gli parla da due anni, da quando mi ha aggredito senza motivo colpendomi alla testa con la fibbia della cintura. Ho ancora la cicatrice».

Share this article
TAGS