L’autore di Chernobyl attacca gli USA per la gestione coronavirus
29/02/2020 di Thomas Cardinali

Chernobyl è stato la serie evento della scorsa stagione televisiva, ma a causa del coronavirus e le sue similitudini con il disastro nucleare in Cina è stata proibita la visione. Già in passato il suo autore Craig Mazin aveva spiegato come il disastro nucleare era stato il pretesto per andare a trattare altre tematiche molto importanti. La miniserie della HBO ha utilizzato infatti una storia reale per trattare come la politica e i poteri forti spesso tendano a nascondere la verità.
Ora però dopo un mese di diffusione del coronavirus in tutto il mondo non vuole più restare in silenzio e torna a parlare con un tweet che accusa pesantemente il governo americano di minimizzare il problema come già fatto con i cambiamenti climatici:
My Feb tweet break is over. I wanted to last the whole month, but I couldn't keep quiet about the way Soviet leadership has downplayed the explosion of a nu–
Sorry. Habit.
Couldn't keep quiet about the way the American leadership has downplayed the spread of coronavirus.
— Craig Mazin (@clmazin) February 27, 2020
Ecco la traduzione del post:
“La mia pausa di febbraio da Twitter è finita. Mi sarebbe piaciuto farla durare tutto il mese, ma non potevo più tacere a proposito del modo in cui il governo sovietico ha minimizzato l’esplosione di una centr…
Scusate. La forza dell’abitudine.
Non potevo tacere a proposito del modo in cui il governo americano ha minimizzato la diffusione del Coronavirus.”
Queste dichiarazioni sottolineano come in America la percezione del coronavirus stia cambiando e secondo gli esperti, come abbiamo appurato nel nostro incontro al Centro Studi Americani, potrebbe essere una variabile importantissima per la possibile rielezione o la sconfitta di Donald Trump per le presidenziali USA.