Perché stanno sbagliando tutti i titoli su Aurora Ramazzotti
13/11/2018 di Redazione
L’intervista di Aurora Ramazzotti a Fanpage risale a qualche giorno fa. Ma oggi è balzata in testa ai trends di Google anche a causa di un’operazione spregiudicata di click-baiting realizzata da diverse testate online. Nel corso di questa intervista, nell’ambito del format sulle prima volte promosso dal sito di news online, la figlia di Eros Ramazzotti e di Michelle Hunziker ha raccontato alcuni dettagli piccanti della sua adolescenza.
Come, ad esempio, sulla prima volta insieme a un ragazzo. «È successo a 18 anni, nel giorno del compleanno di mia madre – ha rivelato Aurora -. Me lo ricordo bene perché lei lo sapeva: in quei tempi era molto presente e avevamo un rapporto in cui ci dicevamo tutto. Poi avevo 18 anni, quindi le persone iniziavano a chiedermi: ‘Ma quand’è che…?’».
Il click baiting sui baci in gruppo di Aurora Ramazzotti
Ma il segreto che ha causato un vero e proprio terremoto nei vari siti di gossip risale a diversi anni prima. Al primo bacio della rampolla di casa Ramazzotti: «Avevo 12 anni e avevo dato una festa con i miei amici in un locale. Il mio amichetto di allora l’avevo conosciuto durante una vacanza alle Maldive. Ci eravamo chiusi in bagno e avevamo limonato in gruppo. Poi è entrato mio padre e ci ha scoperti. Ma non è che limonassimo in gruppo tutti: io baciavo il mio amichetto e un’altra mia amica baciava il suo».
Insomma, nulla a che vedere con titoli del tipo: «Aurora Ramazzotti: ‘Mi piaceva farlo in gruppo e mio padre mi scoprì’» oppure «Aurora Ramazzotti svela la sua intimità: ‘Mi piaceva farlo in gruppo’». Eppure, diverse testate hanno rilanciato in questo modo la notizia, per un pugno di click in più. Vecchi trucchi del giornalismo online, che però è bene evidenziare per evitare che il web si trasformi in una vera e propria giungla. Se consideriamo poi che il lettore medio dei giorni nostri si limita alla lettura del titolo, capiamo benissimo di che portata sia la frittata.