È arrivata la conferma: la tecnologia nel calcio funziona, ma gli uomini no

L'Associazione italiana Arbitri, nella sua conferenza stampa con il bollettino di fine stagione, ha diffuso gli audio tra il direttore di gara Pairetto e la sala Var durante Spezia-Lazio, con il gol del biancoceleste Acerbi concesso nonostante un evidente fuorigioco

24/05/2022 di Enzo Boldi

Aia. Anche se non si scrive così, al suono può apparire come la classica esclamazione di dolore dopo un urto. E così è stato, anche se si fa riferimento all’Associazione italiana Arbitri. Nella consueta conferenza stampa di fine stagione, il designatore Gianluca Rocchi ha diffuso l’audio delle comunicazioni tra la sala Var e il direttore di gara in campo sul gol del laziale Acerbi nel corso del match di Serie A tra Spezia e Lazio. Una rete segnata in palese ed evidente fuorigioco che stava per esser certificato dalla tecnologia a supporto degli arbitri. Ma l’uomo, in questo caso, ha voluto prendere il sopravvento sul supporto tecnologico vanificandone l’esistenza.

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L’episodio in questione ha sollevato moltissime polemiche. Perché si trattava di una valutazione oggettiva e senza possibilità di interpretazioni: il fuorigioco, infatti, si delinea tracciando delle linee perpendicolari sul campo che non ammettono l’errore. E così stava accadendo, ma qualcosa è andato storto.

Gianluca Rocchi ha deciso di trasmettere (nella conferenza in streaming su YouTube), in un’operazione di trasparenza, quelle comunicazioni tra l’arbitro di campo – Luca Pairetto – e la sala Var guidata da Luigi Nasca. E lì si sentono le parole e le vedono le immagini che stavano scorrendo sugli schermi dedicati al supporto tecnologico alla direzione di gara.

Audio Var gol Acerbi, l’ammissione dell’AIA

Dalla sala Var si chiede a Pairetto di prendere tempo perché si stava valutando la posizione di fuorigioco del giocatore della Lazio. Poi, a un certo punto, il gioco riprendere senza “autorizzazione”. Una decisione autonoma del direttore di gara che viene riassunta in queste parole gridate da chi era addetto all’utilizzo della tecnologia: «Caz*o, perché ha ripreso, Luca ferma, ferma, ferma». Ma quel Luca (Pairetto) non si è fermata e la partita è stata decisa da un gol decisivo (siglato al 90esimo minuto) che ha fissato il punteggio finale tra Spezia e Lazio sul 3-4, con i biancocelesti che conquistarono i tre punti decisivi anche per la qualificazione alla prossima Europa League.

Il commento di Rocchi

E dopo l’audio var gol Acerbi, lo stesso designatore degli arbitri di Serie A e B si è lasciato andare a un commento laconico: «Ci fa male spiegare questo episodio, si fa fatica a farlo. Si tratta di un corto circuito comunicativo, da questo episodio ho iniziato a domandarmi su cosa fare per evitare un errore del genere. Ho sospeso tutti e sei perché non è accettabile, né che l’arbitro riprenda il gioco, né che il var glielo permetta e né che gli assistenti non dicano niente. Qui il check non è stato preso in considerazione». La tecnologia non stava sbagliando. L’errore è stato commesso dagli uomini.

(Foto IPP/Alfonso Cannavacciuolo)

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