Attacco a tempio sikh di Kabul, 25 morti e 150 ostaggi con l’Isis che rivendica
25/03/2020 di Ilaria Roncone
In un momento in cui le notizie si concentrano tutte all’interno, con l’emergenza coronavirus in atto, rimane comunque importante mantenere gli occhi bene aperti anche su quello che accade fuori. Alle ore 4,15 in Italia, le 7,45 ora locale, è cominciato in Afghanistan – precisamente a Kabul – un attacco terroristico nel quale hanno perso la vita 25 persone e altre 150 sono tenute in ostaggio (il dato che abbiamo in questo momento).
LEGGI ANCHE >>> Salvini ringrazia Trump per aver eliminato «un pericoloso terrorista islamico» (ma Soleimani aveva combattuto l’Isis)
L’attacco al tempio di Kabul è stato rivendicato dall’Isis
L’Isis, il gruppo terroristico di matrice islamica che tutti abbiamo imparato a conoscere negli scorsi anni, ha rivendicato l’attacco secondo quanto riferito dal Site, sito che si occupa di monitorare i gruppi jihadisti. Il bersaglio è un tempio della minoranza Sick nella capitale afghana. L’attacco viene portato avanti da kamikaze e uomini armati che si sono chiusi dentro il tempio prendendo in ostaggio almeno 150 fedeli. Il portavoce del ministero dell’Interno Tariq Arian ha fatto sapere che i terroristi sono circondati dalle forze di sicurezza, che stanno facendo di tutto per cercare di salvare i numerosi ostaggi. Per ora è stato reso noto che «il primo piano è stato sgomberato e diverse persone intrappolate sono state salvate, mentre le forze speciali stanno cercando di salvare il resto dei civili il più presto possibile». L’operazione, quindi, sarebbe ancora in corso.
I morti confermati sarebbero 25
L’attacco terroristico è cominciato oggi alle 7,45 ora locale. Via Twitter Zabihullah Mujahid, capo dei Talebani ribelli, ha fatto sapere che «l’attacco di oggi a Kabul non ha nulla a che fare con i combattenti dell’Emirato islamico». L’Isis però è arrivato a rivendicare l’assalto, come riferito dal sito che monitora le mosse dei gruppi jihadisti. I Sikh fanno parte di una minoranza ultra discriminata sia a livello sociale che religioso attualmente in Afghanistan e composta da circa 1.500 persone. Circa 30 anni fa si potevano contare 200.000 fedeli, oggi ridotti drasticamente per via del conflitto armato nel paese che è durato più di quarant’anni e che ha costretto la maggioranza dei sikh e degli indù a trasferirsi in India.
(Immagine copertina da