Attacco omofobo a Venezia: «Niente finocchi nel mio negozio», la denuncia su Facebook

L’episodio avvenuto in un negozio in Strada Nova e denunciato su Facebook dalla vittima, sbattuta fuori dal negozio senza aver fatto nulla di male, che promette: «La prossima volta entrerò per mano con il mio fidanzato, voglio vedere cos’ha il coraggio di fare»

Attacco omofobo a Venezia, l’episodio in un negozio del centro

È diventato subito virale il post-denuncia su Facebook di Tito Palaia, studente all’università Ca’Foscari di Venezia, che ha raccontato l’episodio omofobo di cui è stato vittima. Il ragazzo stava passeggiando per Strada Nova, quando si è avvicinato ad un negozio che vendeva prodotti realizzati a mano in terracotta. Incuriosito, è entrato alla ricerca di un regalo da acquistare. «Dentro trovo presuppongo il proprietario sui 45 anni intento a starsene sul suo computer; insomma, incomincio a dare un’occhiata e ad un certo punto chiedo:” ma i pezzi vengono prodotti qui a Venezia?” – scrive Tito – e lui mi risponde:”Secondo te? Evitiamo domande sciocche che non servono a nulla”». Il ragazzo racconta di aver pensato che si trattasse semplicemente di una persona maleducata, così decide di uscire dal negozio. «Mi avvio verso l’uscita salutando ignaro di quello che sarebbe capitato poco dopo. L’uomo si incammina verso di me e mi dice:” Viva la f*ga comunque eh? Viva la f*ga sempre” ed io un po’ perplesso capisco che il tono non era amichevole»

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Attacco omofobo a Venezia, «Niente finocchi nel mio negozio»e lo butta fuori

Dopo l’evidente attacco personale il ragazzo racconta di aver chiesto all’uomo se ci fosse qualche problema. La risposta lo ha lasciato basito: «Sì, clienti finocchi non ne ne voglio nel mio negozio». Il post continua:« io mi giro indietro e non faccio in tempo a rispondergli che questo mi spinge con forza fuori dal negozio e chiude la porta con una cordicina (che si può vedere bene dove c’è la maniglia) lasciandomi fuori abbastanza sbigottito». Il post è accompagnato dalla foto della vetrina del negozio, che Tito ha scattato appena buttato fuori. «Ora oltre a pubblicare questo articolo che vorrei fosse condiviso all’inverosimile giusto per fargli chiudere bottega – scrive il ragazzo – ho deciso di ritornare tra qualche giorno in questo negozio con il mio fidanzato mano per la mano e vedere cosa ha il coraggio di fare. Episodi come questo non dovrebbero mai succedere, MAI. Non nel 2018». 

(Credit immagine copertina: il post condiviso su Facebook da Tito Palaia)

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