Di Maio taglia le gambe in borsa ad Atlantia con le sue dichiarazioni

Il ministro dello Sviluppo Economico dismette i panni del suo ruolo istituzionale e, a Porta a Porta da Bruno Vespa, riveste quelli del politico di parte, pronto a fare campagna elettorale su questioni delicate, come nel caso di Atlantia. Il problema è che quando le due figure coincidono, parole usate troppo alla leggera possono avere effetti devastanti. È quello che sta succedendo dopo che le agenzie di stampa hanno battuto le frasi di Luigi Di Maio, nella registrazione della trasmissione che andrà in onda questa sera su Raiuno.

Di Maio e le parole su Atlantia ‘decotta’

Atlantia è la società controllata dal gruppo Benetton ed è azionista di maggioranza del gruppo Autostrade Spa. Proprio contro Atlantia e contro la famiglia Benetton si concentrarono le accuse del Movimento 5 Stelle e di tutto il governo dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova: il gruppo era stato indicato come il principale responsabile, a causa di una mancata manutenzione sull’infrastruttura.

Proprio per questo motivo, il M5S aveva minacciato più volte di togliere la concessione su Autostrade ad Atlantia, iniziativa che tuttavia non è ancora stata presa seriamente in considerazione. La Lega, invece, vorrebbe coinvolgere Atlantia anche nella cordata per salvare e rilanciare Alitalia, in contraddizione con l’opinione dell’alleato di governo che, invece, la vorrebbe fuori da qualsiasi cosa.

In questa ottica, Luigi Di Maio ha affermato: «Se ai funerali delle vittime del crollo del Ponte Morandi abbiamo detto che revocavamo le concessioni ad Autostrade, il giorno in cui in maniera coerente lo faremo quell’azienda perderà valore in Borsa. Se li mettiamo dentro Alitalia, faranno perdere valore anche agli aerei. Atlantia è decotta, non può essere coinvolta».

La reazione e le azioni legali minacciate

Dichiarazioni fortissime, che avranno senz’altro un impatto in borsa, dove Atlantia è quotata. Per questo motivo, dunque, la società ha emesso un durissimo comunicato nei confronti del Ministro dello Sviluppo Economico, che non starebbe tutelando – con queste sue dichiarazioni – il ruolo di un’azienda che contribuisce alla crescita economica dell’Italia: «Le dichiarazioni perturbano l’andamento del titolo Atlantia in Borsa, anticipando la presunta conclusione di un procedimento amministrativo che il ministro Toninelli ha affermato solo ieri “essere ancora in corso”, e determinano gravi danni reputazionali per la società». E ha annunciato iniziative legali a tutela dell’azienda. Un decotto che potrebbe essere molto costoso.

FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI

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