Arcuri dice che gli hanno fatto più effetto gli assembramenti dei giovani rispetto a quelli del 2 giugno

04/06/2020 di Enzo Boldi

Dopo molti giorni di silenzio, Domenico Arcuri è tornato a parlare in conferenza stampa. Il Commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus ha parlato delle mascherine che saranno messe a disposizione anche degli studenti che dovranno affrontare i prossimi e imminenti esami di maturità, ha spiegato che l’obiettivo è quello di effettuare tamponi su almeno un terzo della popolazione italiana entro il 31 dicembre e ha risposto anche a una domanda sugli assembramenti 2 giugno in piazza, durante le manifestazioni organizzate dal Centrodestra.

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«Mi hanno più fatto effetto gli assembramenti dei giovani nelle piazze non sempre con il distanziamento dovuto – ha detto Domenico Arcuri interrogato da un giornalista sugli assembramenti 2 giugno -. Raccomando ai più giovani di essere responsabili, di prendersi il bello della libertà ma pensare che si può sorridere anche con una mascherina». Insomma, il commissario preferisce concentrare l’attenzione sui comportamenti dei giovani piuttosto che commentare quanto accaduto in piazza a Roma, e non solo, in occasione delle manifestazioni del Centrodestra nel giorno della Festa della Repubblica.

Assembramenti 2 giugno? Pensiamo a quelli dei giovani

Il capitolo giovani non viene utilizzato solo per quel paragone con gli assembramenti 2 giugno, ma anche per parlare dei prossimi esami e della ripresa delle lezioni nelle scuole a settembre: «Metteremo a disposizione 5 milioni 200mila mascherine per gli esami di maturità: è indispensabile che i ragazzi possano fare la maturità in sicurezza – ha spiegato Arcuri -. Ci stiamo preparando per dotare le scuole di mascherine alla riapertura di settembre».

Le mascherine a 41 cent, Made in Italy

E i dispositivi di protezione sono sempre il fulcro attorno a cui si snodano le conferenze stampa del Commissario Arcuri. Con tanto di promessa: «Ci sono 22 aziende italiane che hanno sottoscritto con noi i contratti e ci forniranno 1,8 milioni di mascherine, nei prossimi giorni se ne aggiungeranno 4 e supereremo i 2 miliardi di mascherine italiane al giorno. Il costo medio delle forniture è di 41 centesimi, cioè 9 centesimi inferiore al prezzo calmierato. 85 giorni fa non c’era nessuna mascherina prodotta in Italia».

(foto di copertina: da conferenza stampa nella sede della Protezione Civile, a Roma)

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