L’Assemblea PD approva lo slittamento dell’elezione del nuovo segretario, fischi in platea
19/05/2018 di Redazione
Il presidente del PD Matteo Orfini ha proposto e ottenuto la modifica dell’ordine del giorno con cui si sarebbero dovute ratificare le dimissioni del segretario uscente Matteo Renzi. La maggioranza ha espresso parere favorevole con 397 voti a favore, 221 contrari e 6 astenuti.
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I delegati presenti all’Assemblea, in corso all’Hotel Ergife a Roma, hanno accolto con fischi e “no” la decisione.
Ecco l’intervento di Orfini: “Questa è un’assemblea straordinaria convocata per ratificare le dimissioni di Matteo Renzi. Molti hanno chiesto di cambiare l’odg di oggi, vista la formazione di un nuovo governo. Siamo qui a proporvi all’unanimità come ufficio di presidenza di cambiare l’ordine del giorno“. Ha poi proseguito commentando i fischi in sala: “Visto che non siamo come gli altri e questa è un’assemblea delicata, vi prego di mantenere un certo comportamento. Chi fischia va fuori”.
+++ Orfini propone di cambiare ordine del giorno e di discutere della situazione politica e non delle dimissioni del segretario. Molti “buuu” e fischi in sala #AssembleaPD
— Marco Di Fonzo (@marcodifonzo) 19 maggio 2018
La formazione del nuovo governo ha avuto la precedenza sui conti interni in casa PD. Molto probabilmente verrà convocata un’altra Assemblea a luglio. Renzi ha rinunciato a parlare lasciando il palco al segretario reggente Maurizio Martina.
“Il contratto di M5S-Lega è un contratto di destra, altro che politiche di sinistra – ha dichiarato Martina – vi ringrazio per la vostra presenza qui, ora è il momento di far fronte alle sfide politiche e a quelle del lavoro, come ci testimoniano le recenti morti bianche“.
“Grazie a Enrico Letta, a Matteo Renzi, a Paolo Gentiloni per aver condotto il Paese con serietà, autorevolezza, competenza. Che differenza con quello che stiamo vedendo in queste ore! Grazie a tutti parlamentari del Pd“, ha proseguito il segretario reggente.
(Foto credits: Ansa)