L’errore del ministro Fontana che definisce «malati» i ragazzi con la sindrome di Asperger

21/02/2019 di Redazione

Una gaffe del ministro per la Famiglia e per la Disabilità Lorenzo Fontana. Lo scorso 18 febbraio, nel corso della giornata per le persone con sindrome di Asperger, ha realizzato una nota stampa istituzionale, accompagnata da un post sull’account Facebook del ministro stesso. La nota – che adesso è sparita dal sito del ministero, così come alcuni commenti sui social network – recitava: «Un grazie ai ricercatori, per la loro opera fondamentale e a chi, ogni giorno, offre il proprio sostegno alle famiglie dei bambini e dei ragazzi affetti da questa patologia».

Lorenzo Fontana sbaglia sulla sindrome di Asperger

Il titolo della nota stampa era ancor peggiore: «Asperger, Fontana: grazie ai ricercatori e a chi aiuta le famiglie dei malati». La gaffe sta nel fatto che chi ha la sindrome di Asperger non soffre tecnicamente di una patologia e le persone che vivono quotidianamente questa realtà rifiutano l’etichetta di ‘malati’ che molto spesso – in maniera superficiale – viene attributa loro. Grave, insomma, che a commettere questa scorrettezza sia stato il ministro per la Famiglia e per la Disabilità, che ha istituito per primo questo dicastero proprio per affrontare in maniera più approfondita le esigenze dei disabili.

Le proteste dal portale “Per noi autistici”

La denuncia della gaffe è arrivata dal portale «Per noi autistici», che ha riportato anche la denuncia di un ragazzo, Daniele Matteo Cereda, che ha chiesto al ministro il motivo per cui diversi messaggi di protesta erano stati cancellati dalla sua bacheca Facebook. «Il Ministro, o chi gestisce per lui i suoi social, voleva forse solo segnalare attenzione a una giornata mondiale come tante, ma se si parla di Asperger bisogna essere precisi – si legge sul portale Per noi autistici -, proprio perchè l’attenzione a ogni minimo dettaglio è una delle caratteristiche più comuni al loro stato di persone neurodiverse».

Il portale ha chiesto al ministro e a chi gestisce i suoi social di non cancellare i commenti indignati delle persone con l’Asperger, perché si otterrebbe il risultato di farle arrabbiare ancora di più. Il portale precisa: «Ogni neurodiversità rappresenta un punto di vista inconsueto, una sensibilità non omologata a quella più comunemente condivisa, un cervello che  dalla nascita non è programmato secondo i canoni della maggior parte degli esseri umani. Bisogna parlare correttamente, pertanto, di sindrome di Asperger».

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